La donna da mangiare

#RECENSIONE 🍂 🍖 può un libro del 1969 raccontare la realtà di un periodo più lontano, diciamo il 2023? la risposta non può che essere affermativa, nel caso del romanzo d’esordio di margaret atwood, ‘la donna da mangiare’. un romanzo abbastanza breve, in cui vengono trattati temi quali l’anoressia, e dunque un particolare rapporto con il cibo (che diventa vera e propria metafora della società), il patriarcato e in certi momenti ciò che definirei ‘st**ri’. 🍖 la protagonista, marian, si trova ad avere a che fare con un mondo che non le appartiene: deve essere una brava donna, ragion per cui ha un lavoretto semplice ed è fidanzata con un uomo di nome peter. tutto cambia quando conosce duncan proprio a causa del lavoro: il giovane le aprirà gli occhi, senza volere, e da quel momento rigetterà ogni tipo di cibo. 🍖 quello che marian fa, evitando di mangiare, è una metafora molto azzeccata del volersi allontanare da un pensiero imposto, in questo caso quello di un patriarcato che costringe le donne ad essere un mero oggetto per soddisfare l’uomo, dandogli una famiglia che non soltanto lo mostri come rispettabile abbastanza da avere una carriera. 🍖 non avevo mai letto nulla della atwood prima d’ora, ma questo romanzo mi ha strabiliato così tanto da lasciarmi senza parole. una traduzione per nulla pesante, che riesce a raggiungere il punto sperato in maniera azzeccata. un libro da leggere, almeno una volta nella vita.

Bellissimo

Romanzo d'esordio di Margaret Atwood, "La donna da mangiare" mette al centro della narrazione Marian, giovane donna ben educata ed istruita, ed il suo straniamento nei confronti di una società cui vorrebbe sentire di appartenere e dalla quale invece rischia di finire divorata. Ben sopravvissuto allo spietato giudizio del tempo, benché ancora lontano dai suoi lavori più importanti, questo racconto già presenta alcune delle tematiche - il femminismo, l'assurdo, lo straniamento - che segneranno poi la fortuna letteraria della scrittrice canadese. Interessante.