L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2024
Anno edizione: 1990
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho letto il libro e, se non posso dire che mi ha entusiasmato considerata la tematica non di mio gradimento, posso però anche confessare che, contrariamente alle mie iniziali previsioni, non mi è dispiaciuto. E confessare mi sembra il verbo giusto, visto che l’analisi, questo aprirsi, spalancare il proprio inconscio all’esame di uno specialista, è simile a una confessione, certamente non religiosa, ma civile, anche se i risultati sono diversi, come è ovvio che sia. Il romanzo, perché di romanzo si tratta, è la cronaca di un’analisi a cui si sottopone la quarantenne Michela, lei sul lettino, lo specialista su una poltrona. Viene da chiedersi chi è il protagonista e verrebbe da dire subito Michela, ma non è così, perché il protagonista è Ferdinando Camon che ha usato l’artificio di trasformarsi in donna per entrare nell’intimo più recondito delle figure femminili. Non si pensi che abbia detto uno sproloquio perché del resto lo stesso autore, in quella paginetta bianca del volume che sta all’inizio e che spesso viene usata per una dedica autografata, ha scritto (testuali parole): “Sì, certo la donna dei fili sono io”, seguito dalla sua firma. Come tutte le analisi va avanti seduta per seduta e progressivamente Michela svela il suo inconscio, da cui emergono notevoli disagi esistenziali (soffre di una grave forma di paranoia, con attacchi di panico e comportamenti asociali). Come in tutte le storie di un certo tipo il lieto fine è d’obbligo e così al termine del ciclo di terapia la donna, che prima si odiava, impara ad amarsi, così che può iniziare a relazionarsi anche con il marito e con la figlia che, per il suo atteggiamento, si erano allontanati. La prova dell’autore padovano rivela un indubbio notevole virtuosismo, perché riesce a immedesimarsi alternativamente nella paziente e nello psicanalista, il che costituisce il maggior pregio dell’opera.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore