C'è chi muore di gioia quando il consorte passa a miglior vita, come la signora Mallard; chi sgobba nelle ferriere, chi risolve un caso di omicidio grazie all'aiuto delle sue pari. Le donne di questa raccolta sono forti, audaci, ironiche, tormentate. C'è chi deve affrontare un matrimonio agli sgoccioli e l'arrivo di una figlia indesiderata; chi impazzisce lentamente sotto gli occhi colpevoli del marito. I racconti, in parte inediti, di Edith Wharton, Susan Glaspell, Kate Chopin, Rebecca Harding e molte altre ci guidano in un viaggio alla scoperta delle praterie del Sud ma anche dei quartieri di New York, passando dalle riserve dei nativi d'America alle periferie affollate da immigrati cinesi. Autrici diverse tra loro ma accomunate dalla capacità di "rappresentare uno scorcio della multiforme realtà americana di allora". Per scoprire e riscoprire un mondo ormai dimenticato, con uno sguardo attento, acuto, femminile.
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Una raccolta veramente pregevole di racconti intensi e voci originali, che permette di scoprire scrittrici poco note in Italia (a parte due-tre), scrittici che restituiscono un racconto dell'America dal punto di vista delle donne, con uno sguardo molto moderno e una consapevolezza sulla condizione femminile e le questioni di genere sorprendente considerato il periodo di riferimento. Utile la cronologia storico-biografica inserita alla fine del volume. Due note negative: alcuni refusi (di cui uno impedisce la comprensione del testo e soprattutto stona con la dichiarazione d'intenti iniziale delle curatrici) e la scelta di mettere le biografie delle autrici in ordine cronologico, ordine che non segue quello dei racconti e che rende scomoda quindi la consultazione. Sarebbe stato preferibile inserire le biografie in prossimità del racconto di ciascuna autrice oppure inserire dei rimandi di pagina alla fine di ciascun racconto, per rendere più immediata la consultazione.