Doppia vita

Attore inglese. Dopo aver lavorato in teatro, esordisce sullo schermo in The Toilers (1919) di E. Plumb. Si trasferisce quindi a Hollywood, costituendo con V. Banky (in seguito partner di R. Valentino) una coppia di gran successo (L'angelo delle tenebre, 1925, di G. Fitzmaurice). Le sue successive interpretazioni, fra cui Il ventaglio di Lady Windermere (1925) di E. Lubitsch e Un popolo muore (1931) di J. Ford, gli valgono grande popolarità. Nel 1947 ottiene l'Oscar per Doppia vita di G. Cukor.

Attrice svedese. A soli dodici anni inizia a recitare per il Teatro drammatico reale e a sedici per il cinema, ottenendo subito ruoli importanti e ottimi riscontri di critica e di pubblico. Nel 1940 emigra a Hollywood e sigla un contratto con la rko prima e la mgm poi. Per tutta la carriera affianca cinema e teatro, e dagli anni '60 lavora anche per la tv. Tra le sue interpretazioni, Il cielo può attendere (1943) di E. Lubitsch, Uno scandalo a Parigi (1946) di D. Sirk, Doppia vita (1947) di G. Cukor e Ciò non accadrebbe qui (1950) di I. Bergman.

"Attore statunitense. Allievo di O. Welles, alterna una saltuaria attività teatrale e radiofonica a numerose interpretazioni cinematografiche, dando le prove migliori in parti di carattere (Notre Dame, 1939, di W. Dieterle; I gangsters, 1946, di R. Siodmak; La contessa scalza, 1954, di J.L. Mankiewicz, Oscar come attore non protagonista, Sette giorni a maggio, 1964, di J. Frankenheimer)."