«Ma mentre la porta crollava e tutt'intorno gli orchi urlavano preparandosi alla carica, dietro di loro s'alzò un mormorio, come un vento lontano, e ben presto divenne il clamore di molte voci che all'alba gridavano strane notizie. Gli orchi sulla rocca, avvertito quel clima di sgomento, esitarono e si volsero a guardare. Ed ecco, improvviso e terribile, dalla torre soprastante squillare il grande corno di Helm.»
Nelle Due Torri la Compagnia si sgretola. Merry e Pippin sono fatti prigionieri dalle forze del Male, ma riescono a fuggire e trovano soccorso tra gli Ent, esseri giganteschi, mezzi alberi e mezzi umani, con i quali si lanceranno all'attacco della torre di Saruman. Aragorn, Legolas e Gimli stringono un'alleanza con i guerrieri di Rohan, un popolo fiero e luminoso come l'argento di cui si veste, che per secoli ha resistito all'assalto delle tenebre. Nel frattempo Frodo e il devoto Sam continuano il loro faticoso viaggio verso il Monte Fato guidati da Gollum, l'antico possessore dell'Anello Unico. Ma spaventose creature li attendono e il loro cammino si interrompe tragicamente ancora una volta.
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La storia è un capolavoro; gli unici dubbi riguardano la traduzione, che in alcuni tratti sembra cerchi di parlare in un linguaggio difficile al solo scopo di dimostrare la conoscenza di termini italiani sconosciuti, sopra tutto legati a Dante, Petrarca, Boccaccio ecc.. Non so se una cosa simile avvenga anche nella versione inglese. Non ho apprezzato tanto il materiale della copertina e rilegatura, e la presenza della mappa della terra di mezzo solo nel volume il ritorno del re.
Intendiamoci, la saga è un classico del fantasy ed è stata sicuramente il punto di riferimento per il genere, tuttavia il tipo di scrittura risulta troppo prolisso in alcune fasi, specialmente dopo la battaglia del fosso di Helm. Da qui in poi il ritmo cala drasticamente e la piacevolezza della lettura ne fa le spese. Nonostante ciò le ambientazioni ed il world building sono fantastiche.
Con il secondo volume della celebre trilogia entrano in scena i cavalieri di Rohan, trasformando l'opera in un'epica avventura cavalleresca e scemando i toni fiabeschi del primo volume (garantiti soltanto dalla presenza degli Ent, i celebri giganti dalla natura metà vegetale). In generale, il secondo e il terzo libro (che compongo il secondo volume) riescono ad approfondire e inspessire l'avventura ma a mio avviso il ritmo narrativo rallenta e non poco, rendendo "Le Due Torri" la più pesante e meno scorrevole delle tre parti. Un aspetto positivo è l'entrata in scena di una più marcata dimensione psicologica dei personaggi.
Ottima edizione, la traduzione ogni tanto rende a lettura non scorrevole, ma nel complesso è perfetto