Dura lex

Quindicesima indagine del senatore Publio Aurelio Stazio. Nell'anno 47 dopo Cristo, tre bambini muoiono in culla. Se chi, non il famoso sciupafemmine, si incarica di scoprire il colpevole? Il senatore si muove in mezzo ad intrighi familiari di nobili casati, non disdegnando di corteggiare, come suo solito, le belle fanciulle con le quali viene a contatto. L'ironia dell'autrice rende irresistibili i personaggi, oltre che farci conoscere la Roma di allora, i suoi miti, la sua storia, le abitudini quotidiane e, in questo romanzo, la dura lex.

Danila Comastri Montanari è una vera giallista di razza: la storia è molto ben congeniata e ingarbugliata al punto giusto, i personaggi poi sono tratteggiati con un'abilità e una ironia davvero magistrali. La ricostruzione della Roma imperiale è gratificante per il profano e molto credibile anche per chi abbia una conoscenza storica del periodo. Ho già letto una buona metà delle storie di Publio Aurelio Stazio e questa, assieme a Gallia est, mi è piacuta molto. la consiglio sinceramente.