Tullio Solenghi, genovese, classe 1948, a diciassette anni frequenta a Genova la scuola di teatro del Teatro Stabile. Debutta nella stagione 1970-71 a fianco di Lina Volonghi in Madre Courage di Bertold Brecht, regia di Luigi Squarzina. Seguono numerosi spettacoli che lo vedono a fianco di attori come Alberto Lionello, Tino Buazzelli, Giorgio Albertazzi e molti altri. Nel 1982 fonda il Trio con Anna Marchesini e Massimo Lopez. Nel 1985 il Trio è a Domenica In, e l'anno seguente partecipano a Fantastico 7, rimasto famoso come la migliore edizione del celeberrimo programma grazie alla presenza del Trio. Il famoso sketch in cui Tullio interpretava l'Ayatollah Khomeini provocò reazioni internazionali e minacce di morte a Solenghi da parte di integralisti islamici. Partecipa, sempre con il Trio, a tre edizioni del Festival di Sanremo, nel 1986, 1987 e 1989. Quest'ultima edizione del Festival è rimasta nella storia proprio per l'imitazione di San Remo fatta da Solenghi stesso, che causò nuove reazioni, questa volta da parte del mondo cattolico. Nel 1990, il Trio crea uno dei maggiori successi televisivi degli ultimi anni, la parodia dei Promessi sposi: l’ascolto record è di 14 milioni di telespettatori. Il Trio si scioglie nel 1994, per la volontà di tutti e tre gli attori di lavorare da solisti. Si riuniranno il 3 marzo del 2008 per festeggiare i 25 anni dalla nascita del gruppo con lo spettacolo Non esiste più la mezza stagione. Nel 1994 Tullio Solenghi ha prestato la voce al perfido Scar nella versione italiana del film d'animazione Il re leone, firmato Walt Disney.
Sulla sua esperienza insieme al Trio Solenghi ha scritto un libro, Uno e Trino (1995, Edizioni Associate); è autore anche di Bevi qualcosa, Pedro! Più che un'autobiografia un'autotriografia (Rai Eri 2017).