Era mia madre

un bel libro...sono contenta di averlo acquistato e lo tirerò fuori ogni tanto affinchè mi ricordi il personaggio limpido della madre: una persona che sbaglia e che è colpevole, ma che veste di candore persino gli errori. Una donna pulita, che organizza e cura gli spazi che abita...resterà un esempio per me. Anche la prima pagina del romanzo (chissà quanto autobiografico) serve a rammentare che la vita è un attimo e al tempo stesso è fatta di molti attimi..."Tieni sempre vicino a te qualcosa che cresce" è il consiglio materno, ispirato da Anna Maria Ortese: "che sia un bambino, una progetto, un'idea o un nuovo giorno". O una pianta rigogliosa sul terrazzo di casa.

Ho iniziato a leggere questo libro un pò con riluttanza, ma è stata presto superata perché quando un libro ti fa commuovere, vuol dire che è quello giusto. Il romanzo di Iaia Caputo fa proprio questo: entra dentro l'anima per smuoverla e conquistarla. Trama scorrevole, descrizioni dei personaggi dirette e poetiche, senza fronzoli ma allo stesso tempo dolci e nostalgiche. Uno stile unico. Un romanzo da leggere in assoluta solitudine, per evitare di essere visti in lacrime.

Con una scrittura elegante e sofisticata "Era mia madre" affronta il più classico ed il più complicato dei rapporti: quello tra genitori e figli.In una miscela caleidoscopica di sentimenti, dalla malinconia alla rabbia dai rimpianti alla tenerezza, si confrontano due generazioni senza esclusioni di colpi vivendo un momento di vita drammatico ed intenso.Probabilmente si diventa davvero adulti quando si perdono i genitori e questo libro racconta in maniera cruda un passaggio di consegne tra madre e figlia che non concede tregue.