Imperdibile, ricco di rivelazioni e colpi di scena: il terzo capitolo di una saga bestseller.
Augusta, 1923. Dopo le devastazioni della Grande Guerra, finalmente gli abitanti della Villa delle Stoffe guardano al futuro con ottimismo. Soprattutto da quando il padrone di casa, Paul Melzer, è tornato dalla prigionia russa riabbracciando l’adorata Marie. Per lui è il momento di riprendere le redini della grande fabbrica di tessuti, diretta in sua assenza dalla moglie. Dopo tanti mesi di separazione, il loro amore è più forte che mai, anche se lei non può fare a meno di notare quanto Paul sia all’antica. Per esempio guarda con sospetto i nuovi modelli disegnati da Marie: quei tailleur così moderni, stretti e sfrontati. Per non parlare della moda dei capelli corti, che ha già contagiato sua sorella Kitty. Paul invece adora ammirare la lunga chioma della moglie quando la sera si pettina davanti allo specchio: un’immagine romantica e rassicurante, come secondo lui deve essere una donna. Ma il ritorno alla ristretta vita familiare comincia a opprimere Marie, e Paul, per compiacerla, decide di aiutarla a realizzare un sogno: aprire un atelier di moda tutto suo. Non si aspetta certo lo straordinario successo dei suoi primi modelli: le signore non parlano che di lei, tutta la buona società si contende i suoi capi. Quando gli impegni cominciano a tenerla lontana da casa e dai bambini, Paul decide così di darle un ultimatum, dalle conseguenze del tutto inaspettate. Con grande shock dei familiari e degli intriganti domestici della villa…
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Il terzo volume della saga mi è piaciuto quanto il primo e più del secondo. Non vedo l'ora di procedere con la storia
Trovo anche il terzo libro della saga abbastanza carino.
Al mio parere personale questo romanzo è mediocre. La trama banale non porta da nessuna parte. La scrittura si lascia desiderare, come se fosse scritto da una scolaretta. La scrittrice non è riuscita d'incollarmi alle pagine . C'è molto di meglio in giro.
Il terzo capitolo della saga incuriosisce fin da subito il lettore, ma successivamente il coinvolgimento viene a calare ed il libro si conclude, a mio avviso, in modo scontato.