The Fall of Yugoslavia

Itinerario delle guerre jugoslave, non storia Il libro di Misha Glenny non è un racconto cronologico, neanche una storia; è una memoria degli incontri con vari protagonisti e semplici uomini che erano coinvolti nel conflitto; mancano le descrizioni degli scontri e precisa cronologia degli eventi (il racconto sovente salta con flashback -flashforward). Tuttavia la sua analisi, se anche difettosa, – perché l’autore non è storico –, e abbastanza imparziale. Secessione precoce e unilaterale di Slovenia, e sopratutto Croazia, con benedizione di Germania, ha limitato le possibilità per accordo politico. La Croazia aveva ignorato sua minoranza serba come fattore politico significativo, il fatto che non può scusare gli misfatti dei gruppi paramilitari serbi (Četniki, Arkanovci etc.) e aggressione di JNA (Armata Jugoslava). Il militarismo serbo aveva una lunga storia ed era responsabile in maggioranza per crimini (anche genocidio delle parte) contro croati e bosniaci. Jugoslavia con più responsabili capi potrebbe anche re-definirsi, trasformarsi in una confederazione o qualche Benelux sudest-europeo con sovranità delle repubbliche ex-jugoslave, con autonomia politica e mercato interno. Tuttavia nazionalismo era più forte, purtroppo. Nessuna guerra, non è bianco-nera.