«Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri.»
Stanchi dei soprusi, gli animali di una fattoria decidono di ribellarsi agli umani e, cacciato il proprietario, danno vita a un nuovo ordine fondato sull'uguaglianza. Ben presto, però, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con astuzia, cupidigia e prepotenza si impongono sugli altri animali. L'acuta satira orwelliana contro il totalitarismo è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un'energia stilistica che pongono La fattoria degli animali tra le opere più celebri della narrativa del Novecento.
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"Li fa lavorare, dà loro lo stretto indispensabile perché non muoiano di fame, e tiene tutto il resto per sé"; questa frase sembra riassumere con esattezza il "compito" della classe politica italiana e dei potenti di tutto il mondo in generale: sfruttare i popoli quanto più possibile concedendo loro soltanto le briciole come contentino. Sembra scritto oggi. Fa riflettere, e lascia uno sconfortante senso d'impotenza e amarezza. Va letto assolutamente.
un classico intramontabile. da proporre nelle scuole a mio avviso
Una lettura assolutamente consigliata per ragazzi e adulti - data l'importanza della tematica trattata, che è sempre attuale - che invita ad una riflessione sulla società in cui viviamo.
Un must