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Anno edizione: 2024
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Le favole del Paese delle Aquile raccontano di asini, meli, operazioni volte a salvare una ragazza pazza con la coda di cavallo, e di fogli che una volta piantati possono far germogliare non solo agli e cipolle, ma pure case.
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La storia si impara attraverso il racconto delle esperienze vissute in prima persona. Questo romanzo autobiografico a tratti sembra ricondurci in un passato remoto mentre invece ci racconta un pezzo di storia contemporanea poco conosciuta del Paese delle Aquile, così geograficamente vicino ma per noi italiani per decenni così lontano. Lo fa con amarezza raccontando storie di vita vera condite con qualche punta di benevolo sarcasmo portandoci con leggerezza nella profondità della storia e della cultura di un popolo fiero che ha subito ogni sorta di avversità permettendoci di allargare gli orizzonti e di comprendere meglio. Si legge d'un fiato lasciandoci addosso una vasta gamma di emozioni. Da leggere e da consigliare soprattutto a chi è solito a fermarsi sulla superficie degli avvenimenti limitandosi a visioni stereotipate.
Benché raccontata attraverso la testimonianza di una bambina che non si rende ovviamente conto che possa esistere un altro modello di vita, la realtà dell’Albania comunista appare in tutti i suoi orridi e primitivi aspetti, fatti di violenza e brutalità. Il paese si percepisce ancora regolato da norme non scritte di crudeltà e sopraffazione- basterebbe citare i metodi punitivi riservati agli allievi ritenuti indisciplinati e solo infelici e fragili- , spaventosamente retrogrado anche rispetto agli altri paesi satelliti della Russia, soffocato da una dittatura occhiuta e feroce: la situazione del popolo era a dir poco medievale, le donne erano trattate come serve, i bambini cresciuti in maniera approssimativa. Siamo pronti a criticare e a infastidirci per gli arrivi dei migranti, ma noi sopporteremmo di andare ogni mattina a vari chilometri da una casa fatiscente a prendere l’acqua con l’asino, a piedi nudi per risparmiare le suole delle scarpe, tanto per citare una pagina di questo libro?
La storia in sé è sicuramente importante ma la scrittura lascia a desiderare A tratti sbrigativa e priva di spiegazioni e collegamenti in diversi punti Peccato
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