L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
“Ho ogni furia d’amore!” E’ con questa frase che Fedra rivela alla nutrice l’amore segreto, non corrisposto ,che nutre per Ippolito, figlio di suo marito Teseo. Rivela l’amore, non il nome di colui che ama, e già questo indica che la donna vive il suo sentimento come colpa. Ha, infatti, già detto precedentemente “Fosse agli Dei piaciuto che altrettanto pulito avessi il cuore”. E, nel dialogo con Ippolito, prosegue “Amo, ma nell’attimo stesso che t’amo, non pensare che m’approvi e che mi veda innocente”. In Fedra dunque l’amore è febbre,tormento, passione insana della quale si vergogna perché l’ha condotta alla degradazione di se stessa, contro la quale ha anche lottato fingendo di odiare Ippolito, ma contro cui nulla può perché il suo destino è già segnato:“ Fu il Cielo a porre un fuoco funesto nel mio petto…” Fondamentale in “ Fedra”, come del resto in tutte le tragedie di Racine, è l’inutilità della lotta dell’uomo contro le forze invincibili che lo sovrastano e lo distruggono. Il messaggio dell’autore sembra, infatti, essere proprio questo: in questo mondo non è facile essere uomini, ed essere felici è addirittura impossibile perché vi sono delle forze misteriose che ci ostacolano. Tra tutte le forze misteriose che dominano la vita umana la più grande, la più forte, è la passione amorosa, sulla quale, comunque il destino avverso, il fato crudele, finisce per prevalere. Infatti Fedra viene annientata dal suo stesso sentimento, attraverso cui rivela la sua natura profonda di donna , e che la condurrà prima alla solitudine, poi alla sofferenza devastante, infine alla morte.Per quest’opera, come per le altre opere di Racine, vale la comvinzione dell’autore che l’uomo, ossessionato dalla vana ricerca della felicità, viene dominato dai suoi desideri e resta intrappolato in amori imprevedibili che, inevitabilmente, conducono alla catastrofe finale. “Fedra” ,direttamente ispirata all’omonima di Euripide, è forse il capolavoro di Racine, il maggior drammaturgo dell’età di Luigi XIV, poiché offre la visione in
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore