Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
La felicità terrena
Disponibile in 2 giorni lavorativi
6,81 €
-45% 12,39 €
6,81 € 12,39 € -45%
Disp. in 2 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
6,81 € Spedizione gratuita
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato
Matteus
9,90 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
Libreria Serendipity
8,00 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
7,99 € + 5,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Biblioteca di Babele
5,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Biblioteca di Babele
6,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
6,81 € Spedizione gratuita
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato
Matteus
9,90 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Condizione accettabile
Libreria Serendipity
8,00 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
7,99 € + 5,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Biblioteca di Babele
5,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Biblioteca di Babele
6,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Chiudi
La felicità terrena - Giulio Mozzi - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
felicità terrena

Dettagli

1996
1 gennaio 1997
175 p.
9788806140694

Valutazioni e recensioni

2,25/5
Recensioni: 2/5
(4)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(1)
1
(2)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

tigre
Recensioni: 1/5

Insopportabile. Illeggibile. Unica cosa decente le 3/4 pagine dell'ultimo racconto che descrivono i film porno che l'autore guardava da adolescente, scritte però con un linguaggio da prete, inconsistente e smorto. Dedicato ai catechisti o agli smidollati.

Leggi di più Leggi di meno
Luca
Recensioni: 1/5

Non so se si pubblicano in questo sito anche giudizi negativi veramente, perché, in quel caso, questo è uno di quelli.

Leggi di più Leggi di meno
luigi
Recensioni: 5/5

una raccolta eccellente, con la stessa intensità e saggezza creativa di questo è il giardino. E' un disastro non leggerlo.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

2,25/5
Recensioni: 2/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(1)
1
(2)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica


recensione di Spirito, P., L'Indice 1996, n. 6

Il senso dell'assenza, della scomparsa, l'aprirsi improvviso di baratri esistenziali. E ancora la sofferenza della malattia, dell'essere diverso, il perdersi nei piccoli grandi inferni metropolitani, nelle bolge distorte e assordanti delle discoteche. Il dolore del mondo, insomma, del nostro mondo quotidiano, appena riscattato da una pietas che chiede l'accettazione di tutto ciò come unica possibilità di salvezza, in una visione molto cattolica della realtà. È 'la felicità terrena' di Giulio Mozzi, scrittore padovano alla sua seconda opera di narrativa dopo l'apprezzato "Questo è il giardino".
Nella nuova raccolta lo scrittore si indirizza verso il genere che egli sente più congeniale: il racconto che attinge con immediatezza cronachistica dai piccoli fatti di ogni giorno, con riferimenti autobiografici.
La follia è un tema caro a Mozzi, che riesce a rappresentarlo con sensibilità e senza falsi pietismi. Ad esempio in "Vanessa", storia di un'handicappata (vera) impiegata in un ufficio postale: "Io non mi faccio scrupolo - scrive l'autore - di raccontare la storia di Vanessa perché, in fondo, sono convinto che Vanessa sia inattacabile e indistruttibile. Niente può modificare la sua pazzia, niente può influire sul meccanismo che, dentro di lei, produce la pazzia e, insieme, quella che sembra una strana forma di felicità". Follia come alterità, ma nell'alterità sta la salvezza, mentre il male si nasconde nella libertà di agire: "Anche se si decide di vivere nell'obbedienza completa rimane una quota ineliminabile di libertà, grazie alla quale si può compiere il male".
Ma è la scomparsa - l'assenza improvvisa di chi si è conosciuto e amato, con il tentativo e il bisogno di colmare il vuoto lasciato da chi è morto - il filo che unisce i racconti di Mozzi. Una scelta in fondo coraggiosa, che rischia talvolta una neoretorica del sentimento, ma che è animata da un'esigenza etica mai di maniera. Lo sguardo del narratore è misurato, e lo stile rimane sobrio nel tracciare le coordinate dello spaesamento di fronte all'abisso che si spalanca d'improvviso, e sul bordo del quale è vano puntare i piedi: "Il dolore non è male, il male può servirsi del dolore. Respingere il dolore, sempre e soltanto respingerlo, è male". I racconti "Roma", "Una vita felice" (che apre la raccolta, forse il testo migliore), "Ti ricordi quanta neve, l'anno scorso", "Migrazione", riprendono tutti questo motivo, variamente modulato in una riflessione continua intorno ai significati della vita.
In tale accezione anche l'amore diventa ricerca: un interrogarsi sull'autenticità dei sentimenti, sul loro senso all'ombra di una minacciosa solitudine: "Io non sento un sentimento. Oppure i sentimenti sono questo, i sentimenti sono una cosa del corpo".
I risultati migliori Mozzi li ottiene muovendosi sul terreno dell'emozione colta nella sua immediatezza, quando il narratore osserva stupito ciò che lo circonda. Meno riusciti appaiono al contrario i tentativi che evocano la scrittura di Lodoli (lo "scopritore" di Mozzi), come nel racconto "Paperoga di notte", dove le atmosfere ambigue e pop-decadenti convincono poco.
È un universo eroso e confuso quello abitato dai (giovani) personaggi di Mozzi, una realtà disgregata dove l'imperativo primo è la salvezza. Di qui la meditazione incessante, sofferta, intorno ai motivi dell'esserci, il bisogno quasi disperato di mettersi a nudo di fronte a una verità, quale sia, e il dolore che provoca tale scelta. Al di là del titolo volutamente ammiccante ("cuori" e "felicità" stanno diventando vocaboli irrinunciabili per molti editori) il libro è sincero.

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Giulio Mozzi

1960, Camisano Vicentino

"Mi chiamo Giulio Mozzi. Sono nato il 17 giugno 1960 ed abito a Padova. Ho pubblicato alcuni libri di racconti, alcuni libri (anche per le scuole) sull’insegnare a scrivere, e alcune raccolte di racconti e scritti di giovani autori. Non ho mai desiderato essere uno scrittore; e non lo desidero neanche adesso. Ho scritto il mio primo racconto il 17 febbraio 1991, all’età di 31 anni: si trattava dì una lettera alla mia migliore amica, vittima di un furto, nella quale fingevo di essere il ladro e di voler restituire alcuni oggetti cari. La migliore amica mi scrisse (lei era a Londra, all’epoca). «Carino, quel racconto che mi hai mandato». Così realizzai di aver scritto un racconto. La mia unica intenzione era stata di consolare la mia mìgliore...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore