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Senza fine. La meraviglia dell'ultimo amore
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Senza fine. La meraviglia dell'ultimo amore - Gabriele Romagnoli - copertina
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Senza fine. La meraviglia dell'ultimo amore

Descrizione


Il primo amore è un mito, l’inizio dell’avventura, la prima della più lunga serie di incertezze che ci accompagneranno lungo il cammino, dando a ogni tratto il loro nome. L’ultimo amore è una possibile salvezza: riaccende la gioia, riscatta la sofferenza, dà un senso perfino agli errori precedenti.

Non è finita finché ricomincia

Fiumi d'inchiostro hanno costruito la mitologia del primo amore, hanno raccontato l'inizio dell'avventura. Ma se il primo amore è «un universo, un enigma, un lungo aspettami e torno», è possibile raccontare l'approdo, la fine del viaggio, la certezza di essere «in un luogo da cui non vorrò andarmene al risveglio»? Gabriele Romagnoli, che ci aveva mostrato la necessità di viaggiare leggeri, di non portare zavorre e di non essere zavorre, ora si cimenta con quello che apparentemente è il suo opposto: il desiderio di fermarsi, la certezza di non voler avere altro e di non voler essere altro. C'è tutto questo nell'ultimo amore: che sia una donna incontrata per caso o la riscoperta della donna che da sempre si ha accanto, che sia l'ultimo ballo di capodanno di Zygmunt Bauman e sua moglie Alexandra, giganteschi nella loro titanica accettazione della perdita, gli ultimi amori hanno questo in comune, la consapevolezza di aver trovato nell'altro la certezza di quello che si è. E questo ritrovamento non è meno avventuroso dell'altro, del primo, perché «la vita è noiosa, ma il destino imprevedibile. Una scrive regole, l'altro mette in nota eccezioni. Poche, perché è pigro e perché non le meritiamo. È tutto già scritto, ineluttabile e barboso. Salvo che siamo ancora qui e possiamo giocarcela».
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Dettagli

2018
18 ottobre 2018
94 p., Brossura
9788807492471

Valutazioni e recensioni

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Veronica
Recensioni: 3/5
Interessante

Interessante come tutti i libri di Romagnoli.. decisamente fa molto riflettere

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ilalicis
Recensioni: 3/5

Rimaniamo incastrati spesso nel ricordo del primo amore che ci ha aperto le porte ai primi desideri e farfalle nello stomaco. Pagine come punto di riflessione sull'amore che viviamo, reale, palpabile, che ha accompagnato fino alla morte, amore maturo, che abbiamo scelto fino alla fine e sicuramente sarà senza fine.

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FabianaP
Recensioni: 5/5

Il primo amore è quello che ti fa sentire le farfalle nello stomaco, che ti fa tremare le ginocchia e vedere tutto rosa, ma non è quello che ricordiamo come il nostro amore più grande. Spesso il primo amore nasce da giovani e spesso si rivela deludente; l'ultimo amore invece è quello che segna la nostra maturità, il nostro punto di partenza per una vita vissuta nella sua pienezza. Gabriele Romagnoli in questo piccolo saggio ci racconta storie di vita reale di persone, comuni e non. In ogni storia lascia la possibilità al lettore di immedesimarsi nel protagonista per poi lasciargli spazio per personali riflessioni. Di certo, in tutto il libro l'amore la fa da padrone, ma quello che viene analizzata è una luce nuova, tra il primo e l'ultimo amore c'è una netta differenza, ma questa differenza sta in noi stessi, quel che cambia non è l'amore; è il nostro approccio all'amore. Vista in questa chiave la trasformazione dal primo all'ultimo amore è quello che rende unico il nostro ultimo amore e finalmente la nostra vita. L'autore nel trattare questi difficili argomenti usa la penna con estrema leggerezza così da lasciare che il libro scorra agevolmente, in modo leggero e facilmente comprensibile, lasciando modo e tempo al lettore di sentirsi coinvolto a pieno. Ho trovato questo libro molto interessante; la divisione del testo in brevi capitoli fa si che si presti benissimo come lettura da pendolare, ma risulta perfetto anche per un momento di relax, magari in spiaggia o davanti ad un camino acceso e perché no magari con una scatola di cioccolatini accanto. Se non lo avete già letto vi consiglio di farlo, ne vale veramente la pena.

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Conosci l'autore

Gabriele Romagnoli

1960, Bologna

Gabriele Romagnoli è nato a Bologna nel 1960; in questi anni si è affermato come uno dei migliori giornalisti italiani. Ha pubblicato il primo racconto, Undici calciatori, nella prima antologia Under 25, Giovani blues, curata da Pier Vittorio Tondelli. Ha esordito, sempre con un libro di racconti, Navi in bottiglia (Mondadori, 1993), finalista al Premio Campiello. Il suo primo romanzo è In tempo per il cielo (Mondadori, 1995), cui è seguito L'artista (Feltrinelli, 2004). Nel 1998 ha pubblicato un altro libro di racconti, Passeggeri, che il sottotitolo definisce un «catalogo di ragioni per vivere e volare» e, nel 2008, un'altra serie di racconti, Solo i treni hanno la strada segnata. Nel 2001 è uscito Louisiana Blues (Feltrinelli),...

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