storia dannosa. Indagine sui libri di storia adottati nelle scuole medie

Emme Edizioni (Il puntoemme); 1976; Noisbn ; Copertina flessibile; 20 x 12 cm; pp. 195; A cura di Sansone Gaetano e Marelli Vaccaro Mariella. Introduzione di Nicola Tranfaglia. Ristampa. ; Presenta leggeri segni d'uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), dorso con lievi segni di lettura, curatori scritti sulla copertina e dorso, interno senza scritte, volume lievemente brunito; Buono, (come da foto). ; L'arretratezza culturale che emerge da quest'analisi di alcuni fra i più diffusi libri di testo di storia nella scuola media unica risulta assai funzionale a una concezione della storia in cui le masse sono sempre spettatrici passive; nella quale prima la Grecia, poi Roma, poi l'Europa hanno costituito non solo l'ombelico del mondo ma l'unico luogo in cui si facesse in qualche modo storia, nella quale, ancora, esistono e sono sempre esistite di fatto categorie di popoli e di uomini non soltanto diversi ma superiori e inferiori l'uno rispetto all'altro sicché azioni naturali e quasi fisiologiche per gli uni (le guerre di conquista, per esempio) divengono condannabili e addirittura inammissibili per gli altri. Ma l'elemento di gran lunga più importante è l'assoluta mancanza di problematicità nell'esaminare e analizzare gli avvenimen ti che ha sui ragazzi un'immediata ripercussione nel favorire e accentuare la passività di questi ultimi di fronte al passato: quello che si vuole scongiurare in realtà è il pericolo di una presa di coscienza della propria condizione, che è la premessa indispensabile per un'azione politica non puramente contingente ma capace di resistere a temporanei ristagni e arretratezze. ; L'immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.