Propr. D. Maria G., attore italiano. Attratto fin da bambino dal mondo del circo e dalle peripezie degli acrobati, comincia a fare cinema del tutto casualmente, offrendosi come cascatore su un set di G. Pastrone. La Itala gli offre subito la possibilità di girare comiche acrobatiche da una bobina con il nome di Saltarelli. Dopo la guerra, ritorna sulla scena con una casa di produzione propria, la Delta, e un nuovo personaggio, Saetta (da Saetta, 1920, di E. Ridoni). Il cinema atletico-acrobatico italiano degli anni '10 guadagna così uno dei suoi eroi più affascinanti e longevi, combinazione di elasticità fisica e di spavalderia, lontanissimo dalle masse di muscoli senza cervello che impazzano nel genere, a cominciare dalla statura piccola e dal sorriso strafottente. Non a caso, tiene il passo, anche nel momento di crisi più nera, con Maciste, addirittura condividendo con lui (e rubandogli) la scena in Maciste imperatore (1924) di G. Brignone. Rifiuta un Saetta fascista ed emigra in Germania e in Polonia, dove è ancora abbastanza celebre, ma al ritorno in patria il cinema in camicia nera non lo vede di buon occhio. C'è ancora il tempo per un'ultima avventura del buon Saetta (Un bacio a fior d'acqua, 1936, di G. Guarino), qualche film di spionaggio e di avventura anche da regista, persino un omaggio ai pompieri (Arditi civili, 1940), nel quale fare ancora da controfigura, chiudendo idealmente un cerchio.