Fiscalità, diritti, libertà. Carte storiche e ambiti del diritto

Dai dati di fatto dell'evasione emerge una situazione che crea ingiustizie, sulle quali occorre riflettere partendo dal nucleo essenziale della causa impositionis. E, quindi, dalla capacità contributiva e dalla sovranità del tributo, in una visione meno distorta del potere, per riportare tutti questi rapporti entro il diritto costituzionale, il diritto del contribuente entro i diritti umani. Epperò l'Italia mostra un "cedimento strutturale delle coscienze" che va affrontato in una "relazione pattizia", perchè è il confronto dialettico che produce l'accordo, anche nella fiscalità. Non servono solo leggi, ma consuetudini, diritto, giustizia e libertà altrimenti l'individuo viene livellato e soperchiato. Siamo giunti al problema e alla coscienza morale (per Macchiavelli ci si misura con il" problema morale dell'Italia" che è per Bertolissi "il problema dei problemi, condizionante ogni riforma") che può ben formarsi, appunto, nel "confronto dialettico" e nella "dimensione comunitaria del vivere insieme". La fiscalità è quindi il punto di incontro tra persone e istituzioni, in una logica orientata al contraddittorio. Ecco perchè tutti questi problemi non possono che venire risolti e contemplati entro il diritto costituzionale, non il diritto tributario.