Il fiume mortale

Anne Perry è una delle più celebri autrici britanniche di romanzi polizieschi storici. Anne Perry non esiste, il suo è lo pseudonimo di Juliet Marion Hulme (Londra, 1938), la cui vita sarebbe il soggetto perfetto di uno degli stessi gialli da lei scritti. Mandata in Nuova Zelanda per essere curata dalla tubercolosi, divenne amica intima di Pauline Parker: si sospettava che le due avessero una relazione, e quando venne uccisa la madre di Pauline che si opponeva al loro legame, le due sedicenni vennero accusate dell'omicidio e condannate a cinque anni di detenzione. La loro storia ha ispirato il film "Creature dal cielo". Il personaggio cui Anne Perry deve la sua fortuna letteraria è quello di William Monk della Londra vittoriana, di cui "Il fiume mortale" (2006) è il quindicesimo romanzo (su ventiquattro ad oggi). In questa storia l'ex detective privato Monk, che non si è del tutto ripreso dal passato incidente in cui aveva perso la memoria, è stato da poco promosso a ispettore della alla polizia fluviale. Intento a pattugliare le rive del Tamigi sulla barca degli agenti, vede una coppia cadere dal ponte di Waterloo: omicidio o suicidio? La lettura è scorrevole, nonostante la complessità della trama. Purtroppo, come succede spesso nelle serie, il finale non dà tutte le risposte...

Primo libro della Perry che leggo, che ha come protagonista l’ispettore di polizia William Monk. Il racconto e’ ambientato in una Londra vittoriana cupa e freddolosa con le sue strade popolate di accattoni e venditori ambulanti. La lettura scorre velocemente, forse in certi punti un po troppo ripetitiva, ma nel complesso e’ una storia interessante. Ci sono anche delle figure femminili molto ben tratteggiate e che hanno un particolare rilievo nello svolgimento dell’indagine. Se piace il genere e’ da leggere.