A Fool to Care

Parlando del disco Boz Scaggs ha affermato che l’ispirazione nella scelta delle canzoni arriva dai suoni del Sud degli States: Texas, Louisiana e Oklahoma, luoghi che hanno avuto un ruolo importantissimo nello sviluppo della sua sensibilità musicale.
Come nel precedente Memphis (2013), Scaggs ha lavorato con il batterista- produttore Steve Jordan cui si sono aggiunti Willie Weeks (basso), Ray Parker jr. (chitarra) e Jim Cox (tastiere).
Scaggs reinterpreta classici “nascosti” come il torrido funky/r’n’b Rich Woman di Li’l Millet and the Creoles, Small Town Talk di Bobby Charles e I’m So Proud degli Impressions insieme a due brani del bluesman di San Francisco Jack Walroth, Last Tango on 16th Street e I Want to See You.
Poi, registrando l’album al Blackbird Studio di Nashville, ha chiamato il chitarrista Reggie Young per la cover di Full Of Fire di Al Green e Paul Franklin alla steel guitar per una rilettura di There’s A Storm A Comin’ di Richard Hawley. C’è naturalmente anche il New Orleans groove in brani come I’m a Fool To Care del Texano Ted Daffan qui ripresa con l’arrangiamento di Fats Domino e High Blood Pressure di Huey “Piano” Smith ed anche il sofisticato Philly Soul degli Spinners in Love Don’t Love Nobody.
Due sono però gli ospiti rilevanti in A Fool to Care: Bonnie Raitt duetta con Scaggs alla voce e aggiunge la sua slide guitar in Hell to Pay e Lucinda Williams chiude l’album insieme a Boz con una scintillante versione di Whispering Pines di The Band.