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Giochi di pazienza. Un seminario sul «Beneficio di Cristo» - Carlo Ginzburg,Adriano Prosperi - copertina
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Giochi di pazienza. Un seminario sul «Beneficio di Cristo» - Carlo Ginzburg,Adriano Prosperi - copertina
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Descrizione


Un libro scritto a quattro mani, uscito più di quarant’anni fa (1975), viene riproposto, con l’aggiunta di due postfazioni, a una nuova generazione di lettrici e lettori. Un libro anomalo, come anomala è stata la sua fortuna. Molto criticato dagli addetti ai lavori, con qualche notevole eccezione; dimenticato in Italia, ma tradotto recentemente in spagnolo (Guadalajara, Messico, 2020), Giochi di pazienza ricompare in un momento in cui i seminari a distanza, per via telematica, si configurano nelle università di tutto il mondo come una risposta (che ci si augura provvisoria) alla crisi provocata dalla pandemia.

«Un volume accademico ricco e complesso che si dipana fra religiosità popolare e Chiesa cattolica, Riforma protestante e Controriforma, agostinismo e pelagianesimo, e che approda all'idea di una via tutta italiana alla Riforma delle istituzioni ecclesiastiche» - Gianfranco Marrone, TuttoLibri

Ma che cos’è, propriamente, un seminario? Come funziona una ricerca collettiva? Questo che presentiamo è per l’appunto il resoconto di un seminario svolto dai due autori con un gruppo di studenti dell’università di Bologna, sul testo religioso più famoso e discusso del Cinquecento italiano: il Beneficio di Cristo. Non una ricerca compiuta, quindi, ma piuttosto gli «errori» (in senso sia letterale che figurato) e gli andirivieni della ricerca. Il labirintico alternarsi di ipotesi e di controipotesi, di dissezioni testuali e di opzioni interpretative, finisce col presentare un’immagine del lavoro dello storico alquanto diversa da quella, pulita e asettica, diffusa magari con la complicità dei metodologi più autorevoli. Un’immagine più «sporca», dove il caso e i presupposti (o i pregiudizi?) ideologici intervengono in maniera imprevedibile nel rigoroso «gioco di pazienza» dell’analisi testuale e della scoperta erudita. Un vero e proprio «giallo» filologico, sarcastico e autoironico. La proposta che è al centro di questo libro, nato in età pre-elettronica, è più che mai attuale: la «lettura lenta» di un testo potrà, e dovrà, intrecciarsi al velocissimo girovagare negli spazi invisibili della rete.
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Dettagli

2020
10 settembre 2020
Libro universitario
304 p., Brossura
9788822904959
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Indice

Presentazione: dove il lettore viene messo al corrente delle intenzioni degli autori
1. Dove si parla per la prima volta del Beneficio di Cristo e delle circostanze della sua composizione.
2. Dove si parla di presupposti storiografici, di storici al tavolo verde, di piacere della ricerca, di interpretazioni del Beneficio di Cristo, e si accenna per finire alla Psicopatologia della vita quotidiana di Freud
3. Dove si parla di un personaggio destinato a ricomparire soltanto fuggevolmente nel corso del libro
4. Dove si parla dell’inizio del seminario, della Riforma cattolica, e di ambiguità oggettive e soggettive
5. Dove si fa una prima scoperta
6. Dove si parla dei due autori del Beneficio, delle quattro versioni della parabola del bando, e di come una scoperta trovi insperata conferma
7. Dove si lascia il bisturi del chirurgo per il coltellaccio da cucina, si parla di valdesiani e di libero arbitrio, s’intravede una linea benedettina e ci si insabbia
8. Dove si va in archivi e biblioteche e non si trova niente; si superano alcuni ostacoli con l’aiuto degli studenti del seminario; si discute di libero arbitrio e di predestinazione, di eucarestia e di circoli viziosi, di giochi di pazienza e di giochi di costruzioni, di ossi e di code; e si commettono, a proposito del VI capitolo del Beneficio, errori grossolani che poi vengono corretti
9. Dove si cerca di togliere dalla prima redazione del Beneficio ogni traccia di Giovanni Calvino
10. Dove si parla di giustificazione per fede, e si fa della fantafilologia sul IV capitolo del Beneficio
11. Dove si parla ancora del VI capitolo, della certezza della predestinazione, e di come i due autori del Beneficio potessero collaborare nonostante tutto
12. Dove si integra la cronologia del Beneficio, e si parla brevemente di un convegno di storici
13. Dove si parla di misericordia di Dio, di filosofi, di teologi, e di fabbri ferrai
14. Dove si parla di testi pelagiani e non, benedettini e non, e della morte di madonna Elisabetta
15. Dove si parla di un fortunato viaggio a Mantova
16. Dove si parla dello scrivere un articolo a quattro mani e delle sorprese che può riservare
17. Dove si parla di un vescovo e di vari eretici
18. Dove si parla di uno sfortunato viaggio a Ferrara.
19. Dove si parla di metodologia della storia, di presupposti e di caso.
20. Dove si parla di cose importanti in modo inadeguato
21. Dove il libro finisce, o comincia

Appendice
Trattato utilissimo del beneficio di Giesú Cristo crocifisso verso i cristiani (1543)

Postfazione I, di Adriano Prosperi
Postfazione II, di Carlo Ginzburg

Indice dei nomi

Conosci l'autore

Carlo Ginzburg

1939, Torino

Figlio di Leone Ginzburg e Natalia Ginzburg (nata Levi) ha studiato alla Normale di Pisa e ha insegnato all’Università di Bologna, ad Harvard, Yale, Princeton e UCLA (University of California at Los Angeles), oltre che alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha pubblicato numerosi libri tra cui, presso Einaudi, I benandanti (1966), Il formaggio e i vermi (1976), Indagini su Piero (1981), Miti emblemi spie (1986), Storia notturna (1988), Il giudice e lo storico. Considerazioni in margine al processo Sofri (1991, ristampato con aggiornamenti presso Feltrinelli nel 2006). Presso Feltrinelli ha pubblicato inoltre Occhiacci di legno (1998, Premio Viareggio), Rapporti di forza (2000), Nessuna isola è un’isola. Quattro sguardi sulla letteratura inglese (2002), Un...

Adriano Prosperi

1939

Adriano Prosperi, nato nel 1939, si è formato presso l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, dove, negli stessi anni di Carlo Ginzburg e di Adriano Sofri, è stato allievo di Armando Saitta e Delio Cantimori. Ha insegnato Storia moderna presso l'Università della Calabria, l'Università di Bologna, l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore. È membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei. I suoi principali interessi di studio hanno riguardato la storia dell'Inquisizione romana, la storia dei movimenti ereticali nell'Italia del Cinquecento, la storia delle culture e delle mentalità tra Medioevo ed età moderna. Ha scritto per le pagine culturali del «Corriere della Sera» e de «Il Sole 24 Ore»,...

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