Il giuoco delle perle di vetro

Chi critica questo romanzo è rimasto alla versione superficiale della lettura di Hesse, ovvero alle atmosfere sospese, ai tumulti interiori, agli amori impossibili, al "teatro magico" che l'autore sa mettere in scena. E così, abbacinato e sedotto dalle atmosfere e dai suoi protagonisti, sempre un po' "sospesi", finisce per perdersi tutta la bellezza e la saggezza cristalline racchiuse in questo capolavoro. Innamorato della epidermide - come chi approccia taluni culti orientali come un semplice gusto ornamentale, nell'arredare o rifinire un ambiente in cui vivere, ma ne sconosce la sostanza, ben più importante della pur splendida apparenza esteriore -, troverà questa opera enorme scialba, noiosa, lontanissima dagli standards ai quali era affezionato. Un lettore maturo (se ne consiglia vivamente una rilettura dopo aver spento le 35 candeline) troverà che "Il Giuoco delle Perle di Vetro" è il romanzo più importante, più significativo, più emblematico e soprattutto più bello dell'intera produzione del grande Hermann Hesse.

Con le sue atmosfere intriganti e la sua non semplice trama, è a mio parere la più bella opera di Hesse. Complessa ma coinvolgente.

Già mi è accaduto di leggere recensioni totalmente negative riguardo a capolavori riconosciuti della letteratura. Personalmente se ho dubbi su un'opera letteraria di base mi astengo dal diffonderlo e umilmente me li tengo per me. Se l'opera è un classico un motivo ci sarà! Questo è un classico da leggere.