The grand seduction

The Grand Seduction è un film affascinante che è andato oltre le mie aspettative. Focalizza l'attenzione sulla difficile situazione di coloro che vivono in ciò che resta dell'industria della pesca mondiale, senza diventare, per questo, un deprimente film apocalitico/ambientalisa . Il film è basato sulla vita nelle piccole comunità e sul modo in cui le persone dovrebbero agire l'una verso l'altra La storia è semplice il piccolo porto di Tickle Cove (Canada, il film infatti è canadese) ha un disperato bisogno di un medico unico modo per la città di ottenere un contratto di "messa in sicurezza" di una fabbrica che salverà la città dalla rovina finanziaria. Il residente del villaggio Murray French (Gleeson) guida la ricerca e quando trova il dott. Lewis (Kitsch) impiega - insieme ai sui concittadini - tutte le tattiche per sedurre il medico e farlo rimanere i permanenza . Il film è incentrato sugli personaggi - E d è guidato dal mitico Gleason, Gordon Pinsent ruba la scena a tutti con il suo umorismo all'inglese .Taylor Kitsch porta un tocco di "disinvoltura hollywoodiana" al suo ruolo di medico cittadino. Nessun effetto speciale, espedienti sullo schermo verde o esplosioni, ma classe, e cuore e umorismo (infatti spesso ci si ritrova a ridere come matti) In conclusione uno dei film a basso budget, più soddisfacenti di questi ultimi anni. Extra del dvd sufficienti.

Remake in lingua inglese d'un film del 2003 anch'esso canadese ("La grande seduzione" ["La grande séduction"] girato in francese), questa nuova versione diretta da Don McKellar, classe '63, "non giunge all'altezza dei drammi classici; sembra evocarli consapevolmente, ma passeggia abbastanza dolcemente per sedurre gli spettatori con un fascino fine a se stesso" (Rotten Tomatoes, 59%). Non del tutto vero né esatto. (Proto)tipico esempio di "feel good movie" e di "crowdpleaser a orologeria", è una fiaba/favola però colma di sentimenti nient'affatto semplici o semplicistici e men che meno stucchevoli o buonisti. L'intento di disinnescare la tragedia con la commedia è così riuscito che tradimenti, lutti, separazioni, menzogne, povertà scivolano via grazie a una sfilza ininterrotta di trovate sagaci e proprio per questo simpatiche e gustose ma non esilaranti o spassose: si sorride di continuo senza sganasciarsi per merito d'uno humor dotato d'un sano e sobrio equilibrio che le produzioni Disney devono ancora imparare, e ciò non rende improba la sospensione dell'incredulità. Ambientato a Tickle Head, un villaggio del Newfoundland con appena 125 abitanti, la splendida location non scade mai nel cartolinesco, nel folkloristico e nel macchiettistico. A devastare cotanto elegante acume registico s-provvede l'incapsulamento del film tra un inizio e una fine in cui vien'espresso un predicozzo disgustoso: la vita è pura meraviglia, bast'avere una giornata di "sano duro lavoro" (sic) e, al suo termine, un coniuge col quale copulare.