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Guardie e ladri. Racconti polizieschi - Charles Dickens - copertina
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Guardie e ladri. Racconti polizieschi
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Guardie e ladri. Racconti polizieschi - Charles Dickens - copertina
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Descrizione


Vengono qui raccolte, in prima traduzione per l'Italia, tutte le nove prose di Charles Dickens dedicate espressamente al tema poliziesco e pubblicate sulle colonne delle due riviste da lui dirette, "Household Words" e "All The Year Round" tra il 1850 e il 1867. L'autore di Oliver Twist si interessò moltissimo a questo tema e lo utilizzò per descrivere la sordida realtà della Londra povera e malfamata del suo tempo. Allo stesso tempo, in questi scritti Dickens illustra la nascita della moderna polizia inglese e i metodi di indagine investigativa adottati nel XIX secolo. I personaggi sono tutti reali e realmente esistiti, così come tutti i celebri casi giudiziari dell'epoca cui Dickens fa riferimento: ogni singolo aspetto che Dickens racconta era stato visto e spesso vissuto in prima persona. Narrativa e indagine giornalistica si incontrano e si mescolano a formare una lettura avvincente e di grande realismo, spietata nel descrivere quanto acuminata nell'evidenziare i problemi sociali dell'epoca. Inoltre, il lettore non faticherà a rintracciare in queste pagine temi e ambientazioni che Dickens riutilizzerà poi per i propri romanzi, in una sorta di interessantissimo laboratorio dello scrittore.
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Dettagli

2014
24 aprile 2014
250 p., Brossura
9788867991228

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Rosanna
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In questi articoli / racconti polizieschi troviamo Dichens non solo giornalista ma anche scrittore. Si tratta di storie interessanti, che sono raccontate in modo molto scorrevole e mostrano uno spaccato della vita di due secoli fa. Non ci sono qui solo storie di furti, truffe e altri reati, ma anche l'inizio dell'attività dei detective. Consigliato.

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luciano
Recensioni: 5/5

Londra nel 1850 pullula di tagliaborse, scassinatori, borsaioli, svaligiatori, ricettatori, ladri di appartamento, rapinatori di strada, ladri di cavalli... Lo scrittore accompagna la Polizia nei controlli notturni e nelle perquisizioni ai quartieri più degradati e malfamati di Londra. Si entra così in oscuri recessi, simili a canili, dove vivono " uomini, donne, bambini, per la maggior parte nudi, ammonticchiati sul pavimento, come vermi nel formaggio". Le stanze sono " intollerabilmente anguste, scavate come fori di ratti o nidi di parassiti, piene di insopportabili odori". L'autore fa, poi, un confronto tra la polizia segreta di Londra e quella dell'Italia del Sud; a Londra " non esiste una polizia politica né una polizia che controlli le opinioni" e chiunque " può dire quel che preferisce" senza essere " terrorizzato da un sistema organizzato di spie", lo stesso non può dirsi di Napoli dove pullulano le spie politiche che " camminano nell'oscurità e si muovono come la pestilenza" e dove " tutti spiano tutti". Non sono cambiate poi molto le cose dal 1850.

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Charles Dickens

1812, Portsmouth

Charles John Huffam Dickens è stato uno scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico. Nacque a Portsmouth nel 1812 ma si trasferì ben presto a Londra dove visse fino alla sua morte, nel 1870. I nonni paterni erano stati domestici presso famiglie della nobiltà; il nonno materno, colpevole di appropriazione indebita, s’era sottratto all’arresto con la fuga. Nel 1824 il padre, un modesto impiegato con gusti e abitudini superiori alle sue possibilità, fu rinchiuso per debiti nelle carceri londinesi di Marshalsea e il piccolo Charles, interrotti gli studi, venne messo a lavorare per sei mesi in una fabbrica di lucido per scarpe. Questa precoce esperienza di miseria, umiliazione e abbandono (anche dopo la scarcerazione del padre, la madre aveva...

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