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In questi articoli / racconti polizieschi troviamo Dichens non solo giornalista ma anche scrittore. Si tratta di storie interessanti, che sono raccontate in modo molto scorrevole e mostrano uno spaccato della vita di due secoli fa. Non ci sono qui solo storie di furti, truffe e altri reati, ma anche l'inizio dell'attività dei detective. Consigliato.
Londra nel 1850 pullula di tagliaborse, scassinatori, borsaioli, svaligiatori, ricettatori, ladri di appartamento, rapinatori di strada, ladri di cavalli... Lo scrittore accompagna la Polizia nei controlli notturni e nelle perquisizioni ai quartieri più degradati e malfamati di Londra. Si entra così in oscuri recessi, simili a canili, dove vivono " uomini, donne, bambini, per la maggior parte nudi, ammonticchiati sul pavimento, come vermi nel formaggio". Le stanze sono " intollerabilmente anguste, scavate come fori di ratti o nidi di parassiti, piene di insopportabili odori". L'autore fa, poi, un confronto tra la polizia segreta di Londra e quella dell'Italia del Sud; a Londra " non esiste una polizia politica né una polizia che controlli le opinioni" e chiunque " può dire quel che preferisce" senza essere " terrorizzato da un sistema organizzato di spie", lo stesso non può dirsi di Napoli dove pullulano le spie politiche che " camminano nell'oscurità e si muovono come la pestilenza" e dove " tutti spiano tutti". Non sono cambiate poi molto le cose dal 1850.
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