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La guerra
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La guerra - Alberto Casadei - copertina
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guerra

Descrizione


Il volume affronta il problema della rappresentazione della guerra in letteratura, e in particolare nella narrativa. L'lntroduzione esamina in che modo la guerra veniva narrata nella letteratura antica, dalla Bibbia a Omero a Cesare, giungendo sino alia Rivoluzione francese. Il capitolo centrale analizza invece il problema della guerra in alcuni grandi romanzi dell'Ottocento (La certosa di Parma, Guerra e pace e La disfatta di Zola), mettendo in rilievo le forti novità rispetto all'epica e alla memorialistica. I romanzi e i diari relativi alla Prima guerra mondiale sono poi confrontati con le 'ideologie della guerra' di fine Ottocento, delle quali costituiscono una tragica smentita. Particolarmente nuova infine la sezione dedicata alla letteratura che si riferisce alla Seconda guerra mondiale. La bibliografia finale, oltre a indicare un'essenziale ma non esigua serie di saggi critici, suggerisce vari percorsi di lettura, adatti a molti livelli didattici. I riferimenti alla letteratura italiana sono sempre ampi, ma il lavoro si distingue per il taglio comparatistico, assai fecondo e chiarificatore. Frequenti sono infine i riferimenti alla tragica attualità della guerra, e al rapporto tra cinema, televisione e letteratura, che, rispetto agli altri due mezzi di rappresentazione, sembra conservare ancora intatto il proprio particolare valore espressivo.
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Dettagli

1999
12 novembre 1999
96 p.
9788842059219

Valutazioni e recensioni

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alida airaghi
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«Credo davvero che si possa capire molto delle guerre storiche ripercorrendo quelle raccontate dalla letteratura, persino se immaginate o inventate, grazie alla complessità e varietà della rappresentazione del reale che le grandi opere narrative riescono a raggiungere». Questa è la motivazione che il Prof. Casadei adduce per giustificare la sua indagine sulla guerra nelle letterature di ogni tempo e paese: il fenomeno bellico ha da sempre, infatti un'assoluta rilevanza antropologica e culturale, sociale e psicologica. Emblema della lotta tra Bene e Male, tra singoli e popoli, ha avuto nei millenni cause economiche, religiose, nazionalistiche, consce o inconsce. Nietzsche ha parlato di "volontà di potenza" per spiegare lo scatenarsi dei conflitti, Freud delle due pulsioni fondamentali di Eros e Thanatos. Noi occidentali viviamo oggi la guerra soprattutto virtualmente, raccontata-edulcorata-falsificata-drammatizzata dai media: forse appunto solo la letteratura può narrarcela scavando nel profondo dei comportamenti e dei sentimenti dei suoi protagonisti, vittime o carnefici che siano. Se nell'antichità sono riconoscibili due tipi di narrazione letteraria della guerra (l'epica e la memorialistica), nel medioevo e nel rinascimento prevalsero descrizioni celebrative, fantastiche, ironiche, sentimentali, per arrivare nell'800 alla descrizione realistica dei vari romanzi legati a rivendicazioni nazionalistiche o a concezioni politiche rivoluzionarie. Da Stendhal a Hugo a Tolstoj la figura di Napoleone assunse un ruolo centrale e mitico, mentre in Italia le passioni patriottiche trovarono un loro spazio soprattutto nel melodramma di Giuseppe Verdi. L'accurata indagine di Casadei si sofferma poi a esaminare le opere che nel '900 hanno raccontato le due guerre mondiali (in Italia da Ungaretti a D'Annunzio, da Borgese a Gadda, da Fenoglio a Morante...) per concludersi con un interessante commento di alcuni capolavori artistici e cinematografici.

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Voce della critica


scheda di Vin‡on, P. L'Indice del 2000, n. 06

Dalla guerra nasce l'epica greca e da questa la letteratura occidentale. Cosa dire di pi—? A giudicare dal repertorio bibliografico tirato in ballo da Casadei sembrerebbe proprio che la guerra sia uno dei motori fondamentali della narrazione, in tutte le sue forme. Le guerre della letteratura, infatti, sono s le stesse della Storia, ma se possono entrare nelle pagine dei libri sotto forma di memorie, vi entrano anche attraverso una vera e propria trasfigurazione letteraria. E se nel primo caso si va dai Commentarii di Cesare a Se questo Š un uomo di Primo Levi, nel secondo si va dall'Iliade (in cui la guerra di Troia Š narrata attraverso il singolo episodio dell'ira di Achille) ai vari romanzi ottocenteschi che annoverano Napoleone tra i loro personaggi. Su tutto questo, il libro di Casadei Š documentatissimo. Tace invece sulle guerre inventate; ed Š un peccato, perch‚ uno sguardo alle guerre stellari, alle terze guerre mondiali e a quelle controfattuali potrebbe dirci su noi stessi cose altrettanto importanti quanto il mito di Caino e Abele.

Paolo Vinçon

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Conosci l'autore

Alberto Casadei

1963, Forlì

Si è laureato e specializzato in Letteratura italiana presso la Scuola Normale Superiore e l'Università di Pisa, dove attualmente insegna. Ha pubblicato numerosi lavori di italianistica e di comparatistica del Cinquecento e del Novecento: da ultimo Stile e tradizione nel romanzo italiano contemporaneo (Il Mulino, 2007), Montale (ivi, 2008), Ariosto: i metodi e i mondi possibili (Marsilio 2016).

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