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Eccoci al terzo, e forse migliore, capitolo della saga sul giovane Ottaviano. Non solo è molto più scorrevole del precedente, è anche arricchito da un argomento notevolmente intrigante e poco considerato. Perché i cesaricidi sono stati sconfitti, ma per Ottaviano è arrivato il momento dello scontro più duro, contro Sesto Pompeo, mentre all’orizzonte si profila l’inevitabile conflitto con Antonio. Mentre il mondo romano continua a essere sconvolto da un’infinità di piccoli ma pur sempre sanguinosi scontri fratricidi. Ogni equilibrio trovato nella Roma repubblicana sembra destinato ad andare in pezzi, forse la verità è una sola: non vi può essere pace finché ci sarà più di uno al potere. Ovviamente viene data molta importanza alla guerra navale. Però la ricostruzione della marina romana e delle situazioni, dei momenti, cioè delle battaglie navali vere e proprie, non mi ha colpito molto. Ad esempio non regge il confronto, non è vivida e suggestiva con “La profezia dell’aquila” di Scarrow. Frediani ricrea molto bene la figura di Ottaviano e la sua cerchia di abili collaboratori di cui è stato capace di circondarsi. Appare più evidente che mai che senza di molti di loro non sarebbe riuscito a imporsi sui suoi nemici; in particolar non avrebbe potuto farlo senza il valoroso e fedele Agrippa che rimane il mio personaggio preferito. Certo questo non smentisce il futuro Augusto che, in più occasioni, si dimostra un abile capo e un eccellente politico, anche se troppo impulsivo di tanto in tanto. L’autore tiene a sottolineare anche quanto fosse ambizioso, tanto da non voler condividere per nessuna ragione il potere mentre, dopo la Battaglia di Filippi, Antonio sembra disposto a coesistere con lui.
Un bel libro che riassume bene come rialzarsi quando le situazione della vita non ti sono favorevoli, come d'altronde è capitato ad Ottaviano (mio omonimo) che dopo una serie di disfatte è riuscito ad ottenere la vittoria finale nella guerra contro Pompeo. E poi sapere anche che la mia città Vibo Valentia (l'allora Hipponion) sia stata una base logistica che ha portato alla vittoria Ottaviano, mi fà piacere. Romanzo ben scritto. Aspetto con ansia un ulteriore libro che racconti l'ulteriore vittoria di Ottaviano ad Azio.
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