Guiscardi senza gloria

Romanzo originale, dal ritmo davvero appassionante. Ho adorato l'ambientazione, questo Rinascimento "macabro" dominato dallo scontro tra Mondi, Morti e Corrotti e altre contaminazioni. Ho apprezzato tutte le location, dalla Venezia Nuova a quella Vecchia, dal castello di Otranto, alla devastazione di Napoli e dintorni, ma soprattutto ho adorato i personaggi, in particolare Andrè, un vero cavaliere, nell'animo, tormentato dall'eterno conflitto tra onore e dovere, tra libertà e obblighi. Anche Lidiana e Mosaico, originali e sorprendenti. Il ritmo non cala mai, la quest per la ricerca del tesoro di Marco Polo attraversa tutto il romanzo e il Mediterraneo, spingendo a divorare pagina dopo pagina, complice uno stile scorrevole, ben curato e decisamente adatto all'atmosfera e al periodo storico. Mauro Longo non sbava mai, dosa sempre le parole, per bilanciare pensieri e azione, sentimenti e avventura.

L'ambientazione è quella particolare e intrigante di Ultima Forsan, nata con il Decamerone dei Morti e utilizzata per il gdr Savage Worlds. Lo stile e la scrittura sono davvero molto buoni, curati e pieni d'inventiva. A tratti, il romanzo forse soffre un poco delle dinamiche del gdr: un giocatore 'vede' i tiri dei dadi che ribaltano la situazione, chi non ha mai giocato potrebbe avere l'impressione di 'incompleto' in qualche sequenza. Ma, d'altra parte, questo potrebbe essere anche il suo punto di forza, dando origine a una avventura piena di colpi di scena, quasi nello stile di Salgari e altri illustri narratori. Consigliato.

Sono passati 171 anni da quando il Flagello dei Morti ha decimato la popolazione mondiale. I pochi superstiti hanno ristabilito la civiltà sulle macerie dei Vecchi Regni, dando vita al cosiddetto Rinascimento Macabro. Si tratta di uno dei contesti narrativi che compongono le campagne ufficiali di Ultima Forsan, l’ambientazione italiana del gioco di ruolo Savage Worlds ideato da Giuseppe Rotondo e lo stesso Mauro Longo. La trama di Guiscardi senza gloria, inoltre, è ispirata proprio a una delle campagne di Ultima Forsan intitolata Il segreto di Marco Polo, di cui però sono stati prelevati e riadattati in veste romanzata solo gli elementi più congeniali alla storia. Mauro Longo dà prova nuovamente del proprio talento. La sua prosa rievoca l’espressività dell’epoca, sempre scorrevole nel descrivere gli scenari e i personaggi con termini – anche tecnici – che attestano la sua esperienza in fatto di creatore di universi narrativi. Non a caso Guiscardi senza gloria trabocca di dettagli minuziosi che conferiscono profondità e complessità alla storia senza appesantirla. Il risultato è un coinvolgente tuffo nel Rinascimento Macabro, dove l’immaginazione del lettore viene stimolata costantemente e dal quale riemergerà, dopo l’ultima pagina, scoprendo di aver inconsapevolmente trattenuto il respiro fino ad allora.