Dopo l'alba. La liberazione di Bergen-Belsen, 1945

Le notizie riguardanti i campi di sterminio circolavano da tempo ma nessuno si sarebbe immaginato la spaventosa proporzione della tragedia che in essi si era consumata, cosi' anche gli inglesi quando liberarono Bergen-Belsen si trovarono sconcertati e disarmati davanti all'indescrivibile orrore che vi trovarono. Cadaveri ovunque, baracche stracolme di persone immerse in escrementi umani, scheletri viventi che non avevano la forza di chiedere aiuto tanto meno di provare gioia per la tanto sperata liberazione, un'emergenza sanitaria di proprorzioni inattuabili. Le SS non uccidevano piu' ma il Lager mieteva ancora vittime ogni minuto, una vera sfida contro il tempo per riuscire a salvare i deportati, morivano di malattia di stenti o per il cibo quando il loro corpo non era piu' in grado di assimilare nulla. Si imporvvisarono ospedali si inventarono cure si richiese un numero altissimo di personale sanitario tra i civili tedeschi, non solo per aver aiuto medico per salvare queste vite distrutte dalla barbarie nazista, ma anche perche' i tedeschi vedessero coi propri occhi in che modo collaborarono a tale disumanita' tacendo e fingendo di non sapere cosa succedeva davanti alle loro porte di casa. Ci furono vendette ma non da parte dei prigionieri bensi' dagli Alleati che costrinsero le SS catturate a svolgere quei lavori prima destinati ai prigionieri che mietevano vittime ogni secondo, ora solo loro che vivono il Lager e che soccombono sotto la loro stessa tanto acclamata follia della pulizia razziale. Un saggio completo di dettagli inquietanti e sconvolgenti tali da sembrare quasi inverosimili.