Illusions

Allora: parto col dire che la Pike o si ama o ti passa indifferente.Odiarla proprio non ti viene. Detto questo, dico anche altro. Ecco un esempio di saga sottovalutata. Con questo "avvento" dei vampiri sembra che libri fantasy che non abbiano a che fare con creature "succhia-sangue" non valgano la pena di essere letti. Per quanto mi riguarda, invece, ciò che dall'inizio mi ha colpito di questa saga è stato proprio il fatto che non trattasse di cose lette e stra-lette. Questo terzo capitolo ha soddisfatto ancora di più le mie aspettative. Il modo di scrivere dell'autrice si è evoluto ulteriormente fondendo sempre meglio trama, descrizioni e dialoghi. Unica pecca, riscontrata anche nei volumi precedenti, è che le vicende progrediscono sempre troppo tardi concentrandosi negli ultimi capitoli. Anche questo, però, è un modo per tenere il lettore incollato alla narrazione. Le ultime pagine, anzi, proprio le ultime frasi, lasciano con il fiato sospeso e questa è un'altra caratteristica che ho apprezzato. Al contrario dei due libri precedenti, infatti, in Illusions non abbiamo una vera e propria "conclusione" o, almeno, una risoluzione della maggior parte degli eventi e ciò fa intendere che nel quarto - e ultimo - capitolo si entrerà presto nel vivo della vicenda. Devo ammettere che Tamani sta guadagnando sempre più punti e l'autrice mi sta rendendo difficile rimanere team David. Ho già dei sospetti, comunque, su come si evolverà l'aspetto sentimentale della storia ma li terrò per me in modo da non spoilerare chi ancora deve leggere il libro.

Ho aspettato con ansia l'uscita di questo libro e devo dire di non essere rimasta delusa. Come sempre la trama è originale (è questa la cosa che più mi è piaciuta, sin dal primo volume) e non sono mancati colpi di scena. In Illusions assistiamo finalmente ad una maggiore presa di coscienza da parte della protagonista della sua natura fatata, vengono chiariti il comportamento di Tamani e l'identità di Klea, entra in scena un nuovo personaggio che non è assolutamente quello che sembra. Cosa che non ho per niente apprezzato è il finale: la Pike ha praticamente interrotto una scena, lascia con l'amoro in bocca e la voglia irresistibile di leggere il seguito. Rispetto a Wings e Spells c'è sicuramente un miglioramento per quanto riguarda il modo di scrivere (descrizioni, introspezione psicologica ecc) anche se conserva ancora una certa leggerezza che ha da subito caratterizzato questa saga. Grande novità è l'alternanza di capitoli narrati dal punto di vista di Laurel e di Tamani, per quanto mi riguarda, accolta con entusiasmo. I personaggi, come sempre, magnifici anche se mi ha parecchio infastidito il comportamento della protagonista per quanto riguarda la scelta del fortunato: "Ancora una volta si domandò se era possibile amarli entrambi e in tal caso, cosa fare" ma per favore, non farci ridere? apparte questo, fantastico come sempre.

Ma che brava che è stata la PIke con questo terzo libro della saga!!! C'è tutto.Amicizia, calore, famiglia, paura e azione.Il rapporto tra Laurel e Tamani cresce. Specialmente la tensione erotica che è a livelli palpabili.E finalmente tanto, tanto cuore.