L' imboscata

L'ho visto per la prima volta quando avevo 7 anni, ripromettendomi di vederlo e di capirlo meglio da grande. ... Ma per molti decenni ancora bisognava aspettare che tornasse nelle sale e occorreva l'esperienza degli adulti per apprezzarne le sequenze prive di azione. Dopo una rilettura le varie implicazioni psicologiche costituiscono la struttura di ciò che segue. Il bianco e nero con certi film rendeva meglio del colore. La trama fatica a farsi strada, come una macchina in mezzo al traffico e con tanti semafori. Ma poi si comprende che il percorso doveva essere quello, perché le scorciatoie sono insidiose, gl'ipotetici percorsi più veloci non esistono e l'eccesso di velocità di qualcuno potrebbe rovinare tutto. Dopo una buona dose di pazienza si viene ripagati da conclusioni prevedibili, ma imprevedibilmente geniali. Qui la pazienza viene ripagata da un grosso assegno. Personaggi e situazioni ad alta risoluzione con molte trame tessute per confezionare un vestito da esporre al riparo in un museo permanente. Un ufficiale prende a pugni il suo migliore collaboratore in uno scontro leale. Sembra che lui sia decisamente più bravo, ma la sorte riserva al perdente occasioni più importanti per decidere la partita tra gentiluomini. Quando si ama la stessa donna e si perde la testa si finisce in rovina. Ma se non ci si odia penserà la sorte e non la rivalità a decidere. Un perfetto classico del West. Scene che non si erano mai viste prima di allora e che a qualsiasi sceneggiatore sarebbe stato difficile imitare e impossibile da superare. Avvincente come LA FRECCIA NELLA POLVERE e L'ULTIMA CAROVANA. Un CAPOLAVORO che costituirebbe peccato mortale perdere.