L'Io e l'Es. Inibizione, sintomo e angoscia. Ediz. integrale

Il termine psicoanalisi è legato indubbiamente alla figura del medico e filosofo viennese Sigmund Freud che, a cavallo tra ottocento e novecento, opera una vera e propria rivoluzione del pensiero grazie ai suoi studi sulla psiche. Nel 1923 viene pubblicato un saggio intitolata l’Io e l’Es, in cui tenta di strutturare il funzionamento della psiche umana. Quali entità si agitano nel nostro animo? Freud distingue tre istanze psichiche: l’Es, l’Io ed il Super-io. L’Es, matrice originaria della nostra psiche e polo pulsionale della personalità, si oppone continuamente all’Io, rappresentate della realtà. «In rapporto all’Es, l’Io somiglia al cavaliere che deve tenere a freno la forza superiore del cavallo (…) come il cavaliere che, se non si vuole separare dal cavallo, spesso non può far altro che condurlo lì dove vuole andare.» Ma in virtù di cosa l’Io tenta di civilizzare l’Es? La risposta di Freud è il Super-io, chiamato anche Ideale dell’Io. Esso è il risultato del complesso edipico: «Il Super-io conserverà il carattere del padre, e quanto più forte è stato il complesso di Edipo, quanto più velocemente è seguita la sua rimozione, tanto più severamente, in seguito, il Super-io dominerà l’Io come coscienza morale, forse come inconscio senso di colpa». L’Io e l’Es” risulta essere un’opera di notevole importanza non solo perché Freud presenta per la prima volta la suddivisione della psiche in Io, Es e Super-io, ma anche perché sono presenti numerosi spunti di riflessione su diverse tematiche quali, ad esempio: la bisessualità, la possibile frammentazione dell’Io in personalità multiple e l’influenza notevole dei genitori nella formazione della personalità del bambino. Ciò mette in evidenzia come Freud sia stato in grado di dare di dare una spinta non indifferente al pensiero del Novecento, spostando, così, il fulcro della ricerca filosofiche e scientifica sull’analisi dell’uomo e dei suoi comportamenti.

A tratti l'ho trovato un po' difficile da capire, forse a causa del mio cinismo verso la psicoanalisi. Tutto sommato però, non l'ho trovato spiacevole e ho trovato interessante questo voler definire un modello strutturale del funzionamento psichico umano da parte del padre della psicoanalisi.