Abisso

Devo dire che è efficace (quanto ingannevole) la pubblicità che ci è stata costruita dopo la pandemia Covid19, in quanto viene definito "il romanzo della profezia". Di fatto, le uniche analogie con la ben più drammatica realtà dei fatti, sono solo 2: nella trama compare un virus e il nome della cittadina cinese Wuhan. Per il resto, non c'è nessuna attinenza. Questo però, purtroppo, è anche l'unico pregio che trovo al libro. Storia poco poco poco verosimile, in ogni sua parte, anche accettando le derive sul paranormale, e scritta neanche troppo bene, secondo me. Mi spiace, ma l'unica parte più divertente è forse la paginetta di postfazione.

I libri di Koontz sono drammaticamente tutti uguali.. resta cmq molto più gradevole di King il che è tutto dire..il più bel libro del birbo autore californiano è a mio parere mostri.

Storia trita e banale, priva di originalità e povera di suspence: aspetto, quest’ultimo, tutt’altro che trascurabile in un thriller che promette – senza mantenere – tensione e colpi di scena. La fascia di copertina grida: “Coronavirus, il romanzo della profezia”! Ma non basta citare, nelle pagine finali, il laboratorio biochimico di Wuhan per fare di questo libro l’anticipazione profetica dell’attuale pandemia di Covid-19. E’ solo una furba manovra commerciale, che dà oltretutto voce e sostegno alle assurde e infondate teorie complottistiche sull’origine del coronavirus… L’inconsistenza della trama passa tuttavia in secondo piano di fronte a una traduzione indecente e raccapricciante, da cui deriva un’incredibile serie di frasi strampalate e ridicole che nulla hanno a che vedere con la lingua italiana!