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L' insegnante di Fernando Cicero - DVD
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Descrizione


Francesco non ha alcuna voglia di studiare. Interessato solo alle belle ragazze, sbeffeggia il preside Morgana che non osa bocciarlo perché figlio dell'onorevole Fifi Mottola. Il padre, disperato, gli mette accanto un'insegnante privata che lo farà studiare ancora meno.
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Dettagli

1975
DVD
8032442202430

Informazioni aggiuntive

No Shame Films, 2011
Terminal Video
90 min
Italiano (Dolby Digital 5.1);Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono)
16:9 Wide Screen
interviste; trailers; biografie; filmografie

Valutazioni e recensioni

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HULK
Recensioni: 5/5

Dopo le affermazioni di Tarantino riguardo il cinema italiano, anche la critica meno ingessata, di regime, la gloriosa rivista Cineforum per intenderci, Filmcritica ha semprea avuto un indirizzo ideologico marcato, inzia a levar gli scudi. Tarantino era un semidio, un nuovo profeta 'Ho il vizio della memoria e da anni seguo le riviste cinematografiche'. Bava, Freda si....il poliziottesco no, Di Leo??? milite ignoto, come Fulci del resto. Insomma 'Il trash lo lasciamo a chi piace'. Almeno non lo brucerebbero in piazza, come farebbe piacere a molti. Tarantino ora puzza.....ricordo durante gli anni 80, 90, leone d'oro al festival di Venezia EVITARE. Ora premiano film che nemmeno escono nelle sale, ma i festival si moltiplicano, ed i cinema chiudono. L'insegnante è cinema, grandi attori, ottima regia, nonostante tutto ancora qualche debito alla commdia all'italiana 'Genere che gode di maggior rispetto'. Certo l'Edvigiona..........gli arrapao da sballo. Forse ha ragione Cineforum, la sciateci godere in pace, siamo cinofili 'Forse', non cinefili.

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ataru moroboshi
Recensioni: 5/5

Il capolavoro di Nando Cicero. Un "chiappa e spada" che strizza l'occhio a quella che fu la commedia all'italiana. Le chiappe sono quelle della Fenech mentre le spade sono quelle dei tre moschettieri Alfredo Pea, Alvaro Vitali e Stefano Amato. Superlativo Alfredo Pea nel ruolo dell'adolescente perennemente allupato capace di qualsiasi bassezza pur di conquistare le grazie della Fenech. Bellissima la scena in cui il nostro eroe con la sola forza del pensiero riesce ad abbassare la lampo della minigonna della Fenech. Fra tutti gli occhi che guardano dal buco della serratura quello d'Alfredo Pea è senza dubbio il più famelico, il più assatanato. E' proprio questa morbosità quasi maniacale, quest'incessante bramosia di impossessarsi dell'oggetto del desiderio, a porre il film su un piano diverso da quello dei soliti trash-movies in cui il protagonista maschile ne combina di tutti i colori per portarsi a letto la bellona di turno senza però riuscirci mai. D'altra parte in una società in cui i politici e gli imprenditori sono corrotti e corruttori, i presidi e i bidelli sono collusi e ricattatori, i professori e i supplenti sono dei morti di fame, i padri sono egoisti e putt...eri e le madri sono delle chiocce iper-protettive, perchè mai i figli dovrebbero impegnarsi a scuola? molto meglio correre dietro alle sottane (oppure andare a caccia di soldi facili come nei poliziotteschi) piuttosto che perdere tempo sui libri.

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TRASHMAN
Recensioni: 4/5

Ogni spettatore vedendo questo film direbbe: " iniziò tutto da qui".Ed avrebbe ragione, in quanto questa pellicola è una pietra miliare del filone erotico-nazional-popolare tipico della produzione targata anni 70, che vide il suo declino ( eccezione fatta per 3 o 4 prodoti )nel decennio successivo. Buona la colonna sonora, ottima la partecipazione di molti caratteristi del tempo. Rappresenta il primo episodio della triade delle insegnanti. La regia è dello sconsiderato ( si fa per dire ovviamente )e grandissimo N.CICERO, ai suoi tempi bistrattato ed ora giustamentre rivalutato anche dai cosiddetti " perbenisti ".GIUDIZIO: divertente e fondamentale per capire un certo tipo di cinema.

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Edwige Fenech

1948, Annaba, Algeria

"Nome d'arte di E. Sfenek, attrice e produttrice italiana di origine francese. Nata nell'Algeria francese, esordisce in produzioni porno-soft a basso costo per poi girare pellicole più dignitose e caratterizzate da una maggiore cura formale. Un corpo dalle forme procaci e accattivanti e un'indubbia carica seduttiva le assicurano il ruolo di primadonna del cinema erotico italiano degli anni '70 e di parte degli '80. Alcuni titoli assai evocativi sono ormai considerati «di culto» dagli appassionati del genere: tra gli altri, Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda (1972) di M. Laurenti e Giovannona Coscialunga disonorata con onore (1973) di S. Martino. Tenta anche qualche incursione nella commedia più tradizionale (Sono fotogenico, 1980, di D. Risi; Io e Caterina, 1981, di A. Sordi),...

Vittorio Caprioli

1921, Napoli

Attore e regista italiano. Apprezzato interprete teatrale degli anni ’50, è presto reclutato dal cinema per le sue spiccate doti di caratterista. Lavora fra gli altri con Totò e si ritaglia significative apparizioni in Il generale Della Rovere (1959) di R. Rossellini, Zazie nel metrò (1960) di L. Malle e Le voci bianche (1964) di P. Festa Campanile. Negli anni ’70 e ’80 interpreta, in ruoli di supporto, decine di film, soprattutto polizieschi all’italiana e commedie commerciali, sempre con consumato mestiere. Il suo ultimo film è Il male oscuro (1989) di M. Monicelli. Da regista firma sei opere fra cui Parigi o cara (1962) e Splendori e miserie di Madame Royale (1970), graffiante e amara storia di omosessuali con uno strepitoso U. Tognazzi en travesti molto prima dei fasti di Il vizietto (1978)...

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