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L'ira del re è morte. Enrico VIII e lo scisma che divise il mondo
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L'ira del re è morte. Enrico VIII e lo scisma che divise il mondo - Elisabetta Sala - copertina
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ira del re è morte. Enrico VIII e lo scisma che divise il mondo

Descrizione


Nel secolo che vide frantumarsi l'unità religiosa d'Europa, il capriccio e la determinazione di un sovrano furono sufficienti, in un rapido volo d'anni, a sganciare l'Inghilterra dal suo passato e dalla sua fede secolare. I molteplici quadri di questo dramma sono riproposti dall'autrice con una narrazione limpida e partecipata, che delinea con precisione un'epoca di intrighi e nobiltà , di luce e sangue. Di fronte alle spettrale imponenza di Enrico si succedono figure di uomini cinici e di persecutori (Thomas Cromwell e Thomas Cranmer ne furono esempi tra i tanti), così come di martiri e santi, tra cui primeggiano i nomi di Thomas More, Cancelliere del re stesso, e dell'indomito cardinale John Fisher. Questa nuova indagine su Enrico VIII esamina gli sconvolgimenti che l'Inghilterra, impoverita e insanguinata nonché percorsa da inquietudini sociali, dovette d'improvviso affrontare, soffermandosi in particolare sul periodo del «terrore enriciano», troppo spesso silenziato dalla storiografia. Nel riproporre la cronistoria dello scisma anglicano, l'autrice cerca di rispondere a quesiti tuttora aperti: «Davvero Enrico, oltre a voler risolvere le sue questioni matrimoniali, assecondò il desiderio d'indipendenza religiosa dei suoi sudditi? Quale fu, in realtà , l'impatto sul popolo? E quale il ruolo della propaganda? Quanti e quali furono perseguitati? Davvero il ripudio del papato creò, a lungo termine, le premesse per la tanto celebrata politica di tolleranza religiosa?». Sono interrogativi che gettano ombre sull'esaltazione di un momento storico in cui molti ravvisano l'aurora dell'uomo europeo secolarizzato.
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Dettagli

2
2018
256 p., Brossura
9788881557660

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gf
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Un libro che mi è piaciuto moltissimo. Dopo aver letto dozzine di libri sull’argomento, mi ha aperto delle finestre sconosciute o meno approfondite sui testi scolastici , letti oramai troppo tempo fa. Lettura interessantissima, godevole e scorrevole, con moltissime note esplicative, che sono la cifra distintiva del lavoro di studio preparatorio e denotano grande e sedimentata conoscenza . Ho subito comprato il seguito “Elisabetta la sanguinaria”, della stessa autrice, Elisabetta Sala. Veramente complimenti. 10 e lode.

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Marco
Recensioni: 5/5

Ho letto questo libro 2 volte. Mi ha aperto gli occhi su una realta' che normalmente viene raccontata come la favoletta di un Re che non ottenendo soddisfazione dal Papa si e' staccato dal Cattolicesimo come se nulla fosse. In realta' e' stata la distruzione di un mondo e di una cultura cattolica tra le piu' profonde e feconde della cristianita'. Distruzione di monasteri, di tesori, di biblioteche, squartamenti di frati, preti e comuni cittadini che non volevano cambiare fede per il capriccio di un Re. Lettura indispensabile per vedere l'altra faccia della luna e per la sua attualita'.

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Luciano Leone
Recensioni: 5/5

Grazie alla sua capillare competenza di lingua, letteratura, storia, storiografia inglese E.Sala riesce a calare il lettore nel travagliato periodo, in cui in Inghilterra, per volere di Enrico VIII e dei suoi stretti collaboratori, la religione Cristiana Cattolica venne resa illegale e sostituita da un totalitarismo di stato e dall’anglicanesimo cioè da una religione di stato, svuotata di spiritualità ed intesa a confermare i sudditi nell’obbedienza al potere. Meraviglioso il coraggio dimostrato da tanti Cristiani Cattolici, che Cristiani volevano rimanere, a prezzo della loro vita nell’opporsi a tale cruenta e crudele prevaricazione. Lo stile è scorrevole e addirittura piacevole, nonostante molti tragici eventi, descritti con sobrietà; non è appesantito da riferimenti storiografici, che vengono riportati in nota, a conferma della cultura magistrale dell’Autrice. Della medesima si raccomanda la lettura di "Elisabetta la sanguinaria. La creazione di un mito. La persecuzione di un popolo", cioè del popolo Inglese che non voleva piegarsi al totalitarismo di stato. Entrambi i saggi sono corredati da un bell’apparato di fotografie con idoneo commento.

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