La bambina che amava la morte

Allora: io parlo della storia in se e non voglio neanche lontanamente avvicinarmi a un qualche stile narrativo o a fare paragoni inopportuni. Fiona Mountain non scrive peggio di tanti e per chi ama il genere è un'appassionante romanzo. Che genere? Noir-storico direi e poco thriller, dovremmo smetterla di seguire come cani bavosi le note che presentano i libri. Il lavoro della protagonista (genealogista) è davvero affascinante e l'accostamento con la ricerca storica della presunta vittima è descritto in modo soddisfaciente. Insomma è qualcosa di diverso dal solito clichè della donna detective che ha gli attributi di un uomo (per sua disgrazia) e che risolve tutto asuon di bisturi o di pistola, cercando di eguagliare sempre lo stereotipo maschile. Cosa fondamentale: Ho scoperto cosa erano i Preaffaelliti e cosa volevano dimostrare. Ho scoperto dei forum davvero bellissimi su di loro e sulla loro arte. Ho visto ritratti fantastici di Lizzie Siddal, dipinti da Dante Gabriel Rossetti. Ho colmato un'altra lacuna della mia istruzione....e più vado avanti e più mi rendo conto che è molto carente. Vabbè mi si dirà: che c'entra colmare un 'ignoranza con la storia in se? Per me c'entra molto, perchè in questo caso la storia mi ha dato tanto e la scrittrice in questione ha saputo mischiare in modo originale la biografia di personaggi veramente esistiti con i personaggi immaginari. C'è dietro un lavoro coi controfiocchi.....e a me queste cose piacciono da morire (senza voler mancare di rispetto al maestro, posso dire che quando ho letto i libri di Ellroy con il percoso sopra citato, cioè il mischiare la storia con la fantasia....bè mi si è aperto un mondo speciale. La Mountain non è il nostro genio ma il suo percorso mi è garbato assai). Concludendo: se vi capita leggetelo, costa poco e arricchisce un pò culturalmente.

Un mystery avvincente, vale la pena di aspettera il prossimo libro della serie.