Kinotto

Uno dei migliori album italiani di sempre, purtroppo apprezzato veramente da poche persone.

Da avere nella propria collezione.

Kinotto, uscito nel 1979, è il secondo disco dei bolognesi Skiantos, dissacranti e controcorrente per scelta, a un anno di distanza dal discreto successo di Mono tono. Considerando i tempi (anni di piombo) e la lontananza dai centri nevralgici della cultura nazionale, cioè Roma e Milano, quello degli Skiantos è stato poco meno che un miracolo; a voler minimizzare si può dire che Kinotto conferma la grandiosità di un exploit artistico semplicemente irripetibile. 13 tracce dai temi disparati, fra cui i Gelati e il Kinotto, vere e proprie manie consumistiche contemporanee, oppure le ragazze irraggiungibili (Mi piaccion le sbarbine, traccia d'apertura, oggi ormai un vero e proprio inno) e ancora la ribellione e i sentimenti negativi (Sono un teppista, Non ti sopporto più): dentro a questo album ci sono tante idee e altrettanta buona musica, grazie a una band che stava sensibilmente crescendo nell'affiatamento e nelle capacità tecniche, a discapito della leggenda che vuole il genere demenziale - dagli Skiantos peraltro creato proprio con i loro primi lavori - un divertissement riservato a rumorosi dilettanti. Tutt'altro: e la versione in vinile di Kinotto ne è la conferma, oltre che la più fedele testimonianza di quello spirito rivoluzionario del 1979.