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Last Days di Gus Van Sant - DVD
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Descrizione


La cronaca degli ultimi giorni di Blake, rockstar tormentata, liberamente ispirata alle vicende di Kurt Cobain, leader dei Nirvana.
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Dettagli

2005
DVD
8032807008325

Informazioni aggiuntive

BiM, 2016
Videodelta
85 min
Inglese (Dolby Digital 5.1);Italiano (Dolby Digital 5.1)
Italiano
Wide Screen

Valutazioni e recensioni

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Recensioni: 3/5
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Alessia Lannocca
Recensioni: 2/5

Ho visto questo film con molte,anche troppe,aspettative positive. La storia è lenta e porta dietro di sè uno strascico di velata malinconia che talvolta annoia. Pur essendo interessata alla storia dei suoi ultimi giorni,il film non mi ha entusiasmata più di tanto. Lo definirei:noioso e credo TROPPO drammatico,più del dovuto. La sceneggiautra sembrava rappresentare l'anima di Kurt,come lui si sentisse in quei giorni,ma probabilmente i suoi ultimi giorni non sono stati proprio così.Tutto sommato sono rimasta particolarmente colpita delle qualità di Michael Pitt nell'interpretare la legenda del grunge:davvero perfetto. riotgrrrl

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Pietro
Recensioni: 4/5

il film,decolla da subito, raggiungendo quota elevatissima, non visibile da chi non riesce a vedere oltre la lunghezza del proprio naso, non inteso da chi non ha orecchie x etcc.L'aria che si respira è irrespirabile proprio perchè a certe altezze è difficile respirare,proprio perchè la realtà che avvolgeva K. Cobain.era ormai decisamente avvelenata dalla somma di una serie di combinazioni di esperienze di vita vissuta (a suo modo di vedere) negative, e la sua autoconsapevolezza èra diventata fredda e insopportabile.E Gus V.Sant e Mic.Pitt e L.Reed e L.Haas e A.Argento e tutto il resto;rendono la testimonianza degli ultimi giorni invivibile,come giusto che sia.

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Mauro Lanari
Recensioni: 2/5

“Elephant” di Van Sant: il nuovo Bresson, il medesimo stile registico. E la stessa aria da Roquentin sartreano e dei Magazzini Criminali, per due paragoni invece di tipo letterario e teatrale. La crisi d’identità del soggetto, lo “sfigurativismo” di Bacon, reso con gli attori inquadrati di spalle, anonimi, intercambiabili. Gl’interminabili corridoi come ne “Il Processo” kafkiano di Welles. Lo sfacelo del decorso narrativo lineare, gli attimi, i momenti e gli eventi anch’essi privi di senso e specificità. Nessun rinvio sociologico, solo esistenzialismo dal primo all’ultimo fotogramma. Poi, purtroppo, verrà “Last Days”: stessi concetti, stessa modalità autoriale, però con una costellazione d’errori madornali, dal casting (Michael Pitt=?) alla location (naturalismo=?), dall’ambiguità sessuale (il Cobain vestito e malconcio come in “Live in Rio”) ridotta a gaysmo allo spiritualismo del morto sulla scala. Ma è un’altra storia, tutt’altro film. Non c’è confronto alcuno con “Elephant”. “L’argent” trasferito a Columbine o, comunque, nel 3° millennio (ogni tanto, a Cannes, coi premi c’azzeccano). A volte tornano e, per un istante, ci si riconcilia col cinema.

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Conosci l'autore

Gus Van Sant

1952

Gus Van Sant (1952), regista coraggioso e poliedrico, con i suoi film ha suscitato grande interesse di pubblico e di critica fin dal suo esordio nel 1985 con Mala Noche, che ha vinto il premio della Los Angeles Film Critics Association per il Migliore film indipendente/sperimentale. Tra i suoi lavori ricordiamo Drugstore Cowboy (1989), Will Hunting. Genio ribelle (1997), Scoprendo Forrester (2000), Paranoid Park (2007) e Promised Land (2012). Con Feltrinelli “Le Nuvole” è uscito Milk (2009), che è valso a Sean Penn l’Oscar come migliore attore protagonista.

Michael Pitt

1981, West Orange, New Jersey

Propr. M. Carmen P., attore statunitense. Approdato al cinema nel 1998 con Hi-Life di R. Hedden, ottiene visibilità l'anno seguente entrando a far parte del cast della serie tv Dawson's Creek. Tratti delicati che contrastano con uno sguardo deciso e irriverente, fin dagli esordi incarna il ruolo del giovane indomabile e amorale divenendo il nuovo «bello e dannato» del cinema. Rockettaro spregiudicato e ingrato in Hedwig - La diva con qualcosa in più (2001) di J.C. Mitchell, lo ritroviamo nell'atmosfera violenta di Bully (2001) di L. Clark e in Formula per un delitto (2002) di B. Schroeder, dove interpreta un giovane assassino che uccide per noia. Parte del perverso terzetto di The Dreamers - I sognatori (2003) di B. Bertolucci, compare in The Village di M.N. Shyamalan (2004) e nei degradati...

Lukas Haas

1976, Hollywood, California

"Propr. L. Daniel H., attore statunitense. Gli occhioni grandi costantemente sgranati, le orecchie sporgenti, da bambino è perfetto nel ruolo del piccolo amish, testimone di un omicidio, braccato da spietati assassini e protetto dal poliziotto H. Ford nel raffinato thriller di P. Weir, Witness - Il testimone (1985), anche se l'esordio è nel precedente Testament (1983) di L. Littman. Adolescente, il corpo allungato, il medesimo sguardo innocente e stralunato, si adatta a meraviglia al circo freak di T. Burton nel deliziosamente farsesco Mars Attacks! (1996), dove – con la nonna svanita – è un ragazzo sveglio che pone fine alla minaccia aliena, come anche al cast corale del musical di W. Allen Tutti dicono I Love You (1996), giovane rampollo convertito al partito repubblicano con dispiacere...

Asia Argento

1975, Roma

"Attrice e regista italiana. Figlia di Dario A. e dell’attrice D. Nicolodi, dopo l’esordio in Dèmoni 2 (1986) di L. Bava, interpreta la figlia di N. Moretti in Palombella rossa (1989). Dopo un toccante ruolo in Le amiche del cuore (1992) di M. Placido, A. è ripetutamente diretta dal padre Dario (Trauma, 1993; La sindrome di Stendhal, 1996; Il fantasma dell’Opera, 1998) e da altri registi italiani in ruoli in cui impone la propria personalità fortemente volitiva e determinata. Parallelamente, costruisce una provocante immagine di sé sfruttando i meccanismi del divismo contemporaneo. Nel 1998 comincia a recitare anche all’estero, in B. Monkey (1998) di M. Radford, in New Rose Hotel (1999) di A. Ferrara, nel thriller XXX (2002) di B.?Cohen e in Last Days (2005) di G. Van Sant, sul leader dei...

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