Le gatte che mangiavano le patatine

Storia banale, correttezza grammaticale precaria. Per fortuna che è breve.

Questo libro è pieno di svarioni e di scorrettezze grammaticali, per non parlare degli errori. La trama è noiosa, pesante, a mio avviso senza senso, perchè priva di significato. I personaggi sono snaturati, un po' naive e i dialoghi sono surreali, senza alcun rigor di logica. Non avevo mai letto nulla di Stefania Conte, ma penso proprio che non comprerò più i suoi libri. Ho capito che è una delle tante persone che si spacciano per "scrittori", senza avere la minima idea di cosa significhi essere scrittori. Di certo, un buon scrittore non avrebbe mai scritto un libro di questo tipo. In breve, quello che intendo dire è che non credo che parlare di gatte di casa che mangiano le patatine sia un argomento degno di essere "racchiuso" in un libro. Non ha alcun senso.

Ho finito giusto adesso di leggere questo libro. L'unico aspetto positivo è che essendo breve si legge in fretta, ma per il resto lo sconsiglio... è scritto davvero male, trasandato in molti punti, con un italiano pesante e scorretto e il più delle volte si fa fatica a capire cosa l'autrice volesse dire. Il significato delle sue frasi infatti non sempre è comprensibile, sarà forse perché scrive male o perché il tema trattato nel suo libro non è proprio il massimo...