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Letture spinoziane. Spinoza nel contesto del pensiero occidentale
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Descrizione


Scandagliando i nessi teorici che legano Spinoza al presente come antesignano di una nuova pratica filosofica orientata al bene e alla felicità laica, questo libro propone una lettura del pensiero spinoziano come 'paradigma ermeneutico' dell'intera filosofia occidentale. Quest'ultima è analizzata alla stregua di un laborioso processo spirituale in cui la figura del grande olandese si staglia in modo dirompente, permettendo di scorgere con maggiore nitidezza il senso della sua direzione complessiva, delle vicinanze e distanze reciproche, dei valori teorici e delle dimensioni strutturali che ne accompagnano lo sviluppo. Il contesto antico, moderno e quello contemporaneo agiscono come tre sfondi con cui la filosofia spinoziana instaura un confronto costruttivo e ri-costruttivo, in cui la sua eternità si presenta come il risvolto diretto della sua intima storicità. Dopo Parmenide, Spinoza è il primo grande pensatore dell'Occidente che osa guardare all'essere con lo stesso senso di infinita vastità e pienezza che era stato introdotto dall'Eleate, ma sulle solide basi del razionalismo scientifico moderno. E proprio ciò rende plausibile nel suo pensiero l'uso di centri teoretici che mettono in campo tutta la ricchezza di stimoli che esso può ancora offrire alle nuove domande poste all'uomo e alla filosofia dalla globalizzazione e dalle inedite geografie di valori e sentimenti che essa ha aperto.
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Dettagli

2003
25 luglio 2003
238 p., ill.
9788843027392
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Indice

Prefazione, di G. Saccaro Del Buffa/ Introduzione. Spinoza in contesto/ Ringraziamenti -Parte prima. Il contesto antico 1.Spinoza come paradigma ermeneutico del pensiero occidentale/Dio, il cucchiaio e la scodella: l'unità del molteplice/Spinoza come paradigma ermeneutica/Amare l'essere come unità/Una filosofia della vita/Perché Spinoza 2.Plotino, Spinoza, Hegel/Parrhesiazesthai/La fine delle Enneadi e l'inizio della cultura mediterranea/"Fenomenologia" mediterranea/Spinoza e Plotino/Plotino-Hegel -Parte seconda. Il contesto moderno3.Spinozismo e modernità/Il cauto umorismo spinoziano/Spinoza e Cartesio/Lo scandalo "aperto" dello spinozismo/L'Ethica e il 'cominciamento' della filosofia/Spinoza tra estetica ed ecologia 4.Spinoza e Hegel sul cominciamento/Il cominciamento filosofico/Il cominciamento hegeliano/La via hegeliana al cominciamento/Il cominciamento spinoziano/Spinoza nella Scienza della logica -Parte terza. Il contesto contemporaneo 5.Utopia, libertà ed Entfremdung in Spinoza, Lukàcs e Bloch/Introduzione/Tra spinozismo e marxismo/Libera necessitas-libera possibilitas: Spinoza e Bloch/Spinoza e Lukàcs tra particolare ed essenza 6.Filosofia del presente in quadam specie aeternitatis/Filosofia e spaesamento postmetafisico/Da Aίών ad ίών: un filo conduttore del pensiero occidentale/Tra eternità e durata: άθνατίζειν/Filosofia e άθνατίζειν sulla soglia del terzo millennio/Tra cristologia e filosofia: Cristo summus philosophus/Teandria e futuro del mondo 7.Appendix spinozana tra essere e amore/Tra amore ed essere: omnia vincit Amor!/L'essenza della filosofia "straniera" sulla terra/Epilogo mereologico per addetti ai lavori del XXI secolo/ Appendice bibliografica/

La recensione di IBS

Scandagliando i nessi teorici che legano Spinoza al presente come antesignano di una nuova pratica filosofica orientata al bene e alla felicità laica, questo libro propone una lettura del pensiero spinoziano come 'paradigma ermeneutico' dell'intera filosofia occidentale. Quest'ultima è analizzata alla stregua di un laborioso processo spirituale in cui la figura del grande olandese si staglia in modo dirompente, permettendo di scorgere con maggiore nitidezza il senso della sua direzione complessiva, delle vicinanze e distanze reciproche, dei valori teorici e delle dimensioni strutturali che ne accompagnano lo sviluppo. Il contesto antico, moderno e quello contemporaneo agiscono come tre sfondi con cui la filosofia spinoziana instaura un confronto costruttivo e ri-costruttivo, in cui la sua eternità si presenta come il risvolto diretto della sua intima storicità. Dopo Parmenide, Spinoza è il primo grande pensatore dell'Occidente che osa guardare all'essere con lo stesso senso di infinita vastità e pienezza che era stato introdotto dall'Eleate, ma sulle solide basi del razionalismo scientifico moderno. E proprio ciò rende plausibile nel suo pensiero l'uso di centri teoretici che mettono in campo tutta la ricchezza di stimoli che esso può ancora offrire alle nuove domande poste all'uomo e alla filosofia dalla globalizzazione e dalle inedite geografie di valori e sentimenti che essa ha aperto.

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