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Il volume affronta in una prospettiva liberale il tema dell'obbligatorietà delle vaccinazioni. Nel suo complesso, non è stato concepito "contro" qualcosa, bensì "a favore" di qualcosa, e precisamente a favore della libertà.
Una prima parte analizza la normativa vigente in tema di vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e mostra come, in materia di politiche vaccinali, un modello basato sulla libertà di scelta sia preferibile e maggiormente conforme alla Costituzione rispetto a un modello basato su obblighi giuridici rigorosi; vengono inoltre indicate delle concrete modalità attraverso le quali realizzare un modello basato sulla libertà di scelta. Nella seconda parte si discute del vaccino contro il covid-19 con riferimento a quel dibattito pubblico sull'obbligatorietà di tale vaccino che si sta svolgendo da alcuni mesi nel nostro paese (e non solo). Il volume nel suo complesso non è stato concepito "contro" qualcosa (vaccinazioni, medicina ecc.), bensì "a favore" di qualcosa, e precisamente a favore della libertà.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho letto il libro poco tempo dopo l'introduzione dell'obbligo vaccinale per i sanitari. Ricco di spunti riflessivi che mettono in luce l'importanza delle libertà personali e della loro tutela, assolutamente imparziale, non assume nessuna posizione riguardo al vaccino mentre difende l'importanza che venga lasciata all'individuo la possibilità di scegliere in merito alla propria persona e alla propria salute. Difende a spada tratta la posizione liberale, i diritti e la democrazia. Un libro facile, chiaro, accessibile a tutti, anche ai profani come me. Assolutamente consigliato!!
In questi mesi il tema dell’obbligatorietà della vaccinazione anti Covid è al centro di una discussione che coinvolge politici, giuristi, uomini di scienza. Proprio ieri il presidente Macron ha anticipato la decisione di introdurre in Francia l’obbligo di vaccinazione per alcune categorie professionali. Negli altri paesi europei e anche in Italia vengono avanzate proposte analoghe e il dibattito sui mezzi di informazione è molto acceso. L’argomento affrontato in questo libro è quindi di grande attualità. Si tratta di una analisi giuridica sulla compatibilità dei trattamenti sanitari obbligatori e, in particolare, dell’obbligo d vaccinazione, con il nostro ordinamento costituzionale. La convinzione dell’autore si desume chiaramente dal titolo del libro: secondo Alessandro Negroni sarebbe costituzionalmente illegittima sia l’introduzione dell’obbligo di vaccinazione sia la previsione di sanzioni a carico di coloro che rifiutino il vaccino. L’analisi è molto accurata e vengono esaminate le norme costituzionali, le sentenze della Corte costituzionale, i provvedimenti legislativi e le opinioni dei più autorevoli giuristi che si sono occupati della materia del diritto alla salute. Si esamina anche la posizione del Consiglio d’Europa e del Comitato nazionale per la bioetica nonché l’opinione espressa da alcuni personaggi pubblici riguardo la tematica della vaccinazione obbligatoria. Pur avendo una impostazione di carattere giuridico, il libro non è rivolto ai soli giuristi: è di facile lettura e gli argomenti, anche quelli giuridicamente complessi, vengono esposti in maniera chiara, completa e coerente. Lo consiglio vivamente a coloro che vogliono formarsi una “opinione informata” su una questione cruciale nell’attuale dibattito pubblico.
Un libro sicuramente da leggere per chi vuole farsi un'idea di un argomento di attualità come il vaccino covid-19. Si parla anche dei vaccini per i bambini sostenendo che la libertà di scelta sia preferibile all'obbligo da un punto di vista costituzionale. Il taglio del libro è giuridico e politico, non medico, e si legge facilmente
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