Una notte sul treno della Via Lattea e altri racconti

Leggere questo libro significa intraprendere un viaggio onirico, pieno di una dolce malinconia. Non si tratta di favole moralistiche, ma di racconti fantastici pieni di metafore, che spetta ad ogni lettore comprendere secondo la propria sensibilità. Il primo racconto, che da il titolo al volume, è il più lungo ed è stato come un sogno, sembrava che anch'io fossi sul quel treno. Comunque, tutti i racconti sono pieni di poesia, anche quelli più brevi.

A chi consiglierei questo libro... A tutti coloro che amano il Giappone, la visione spirituale dell'Oriente, a chi ama leggere favole ai propri bambini prima di addormentarsi, al maestro e alla maestra che insegnano e vogliono dettare qualcosa di immaginifico e colmo di magia. Magia che è treni che percorrono viaggi tra le stelle, piante che parlano, volpi eleganti e betulle innamorate, dei iracondi e karma che prima o poi ci chiede il conto delle nostre gesta. Perché sì, la cosa bella di Miyazawa Kenji è che ci fa entrare in storie, racconti, favole (chiamatele come volete) che hanno un'anima poetica che fa la differenza. Non c'è moralismo di nessun genere. Il senso ultimo lo dobbiamo trovare noi. In tutti i racconti, c'è da dire però, incombe il senso della perdita, della morte, della sparizione (chiamatela come volete). Bello. Bello. Bello.

Quest'opera raccoglie al suo interno una serie di racconti della prima metà del '900 tra cui 'Una notte sul treno della Via Lattea'. Un romanzo introspettivo molto bello e ricco di metafore, allegorie e messaggi di una forte intensità percettiva. Uno dei miei libri preferiti! Lo consiglio, però se cercate una lettura non impegnativa allora pensateci bene :D