Antony Beevor, romanziere e saggista, è stato ufficiale di carriera dell'esercito britannico prima di dedicarsi esclusivamente alla scrittura. Ha frequentato il Winchester e Sandhurst, dove ha studiato con John Keegan. Ha pubblicato romanzi e libri storici. Le sue opere sono state pubblicate in ventinove edizioni straniere. Stalingrado (Rizzoli 1998, BUR 2000), vincitore del primo premio Samuel Richardson, è stato un best seller a livello internazionale. Rizzoli ha inoltre pubblicato con grande successo Berlino 1945. La caduta (2002, BUR 2003), best seller in sette nazioni, oltre alla Gran Bretagna, accompagnato da un programma televisivo della BBC, e Creta. 1941-1945: la battaglia e la resistenza (2003) che si è aggiudicato il premio Runciman. Insieme alla sua assistente, la Dr. Lyuba Vinogradova, ha editato e tradotto i resoconti di guerra del romanziere Vasily Grossman, pubblicati nel settembre 2005 con il titolo A Writer at War - Vasily Grossman with the Red Army 1941-1945. Ha anche rivisitato l’edizione del 1982 della sua storia sulla guerra civile spagnola, aggiungendovi una grande quantità di materiale inedito proveniente da archivi spagnoli e di altre nazioni. Questa nuova edizione, dal titolo La guerra civil española (2005), è subito diventata in Spagna un best seller e ha ricevuto il premio La Vanguardia. Antony Beevor è stato inoltre nominato Cavaliere delle Arti e delle Lettere dal governo francese nel 1997 e nel 2008 ha ricevuto un premio dal presidente dell’Estonia. Eletto membro della Royal Society of Literature in 1999, ha tenuto lezioni alla School of History, Classics and Archaeology, al Birkbeck College e alla University of London. Dal settembre 2003 al 2005 ha sostituito Philip Pullman come Chairman della Society of Authors. Nel luglio 2004 ha poi ricevuto una laurea honoris causa in Lettere dalla University of Kent.
In Italia ha pubblicato con Rizzoli D-Day. La battaglia che salvò l'Europa (2010), La seconda guerra mondiale. I sei anni che hanno cambiato la storia (2013), Ardenne. L'ultima sfida di Hitler (2015) e L'ultima vittori di Hitler (2018).
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