Scrittore tedesco. Abbandonati gli studi teologici, lavorò come meccanico e poi come libraio; nel 1904 si stabilì sul lago di Costanza, dedicandosi all'attività letteraria. Nel 1911 compì un lungo viaggio in India e nel 1921 prese la cittadinanza svizzera. Fu insignito del premio Nobel nel1946. Il romanzo che lo rivelò fu "Oeter Camenzind" (1904), una storia pervasa di idillica malinconia. Seguirono "Sotto la ruota" (1906) e diversi volumi di novelle. Gli avvenimenti della prima guerra mondiale produssero in lui una violenta crisi accentuando la sua tendenza all'introspezione. Si accostò alla psicoanalisi e introdusse nei suoi libri nuovi e più maturi elementi di critica sociale. Nel 1920 scrisse "L'ultima estate di Klingsor" cui seguirono i romanzi "Siddharta" (1922), influenzato dal pensiero religioso indiano, "Il lupo della steppa" (1927), analisi della crisi spirituale che travaglia la borghesia europea e "Narciso e Boccadoro" (1930). Nel 1943 uscì la sua opera più vasta e ambiziosa, il romanzo "Il gioco delle perle di vetro".
L'opera di Hesse, in qualche modo complementare a quella del suo grande coetaneo Thomas Mann, esprime in una prosa classicamente composta, ma ricca di accensioni liriche, una vasta, articolata, dialettica tra sensualità e spiritualità, ragione e sentimento.
Fonte: Enciclopedia della Letteratura - Garzanti, 2003
Immagine: copertina di Altri romanzi e poesie, Mondadori 1991.