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Anno edizione: 2020
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Questo libro mostra come queste relazioni svelino circostanze che, sulla base delle nostre esperienze quotidiane, sono del tutto inaspettate; circostanze dalle quali tra l’altro traggono spunto racconti e film di fantascienza.
La teoria della relatività è presto spiegata!
Dell'esistenza di una certa ‘Teoria della Relatività’ formulata da Albert Einstein siamo consapevoli fin da bambini; e oggi, a seguito dei recenti e rapidi progressi della ricerca scientifica, ne sentiamo parlare attraverso i media con sempre maggiore frequenza. Ma cos'è la Teoria della Relatività? Forse Einstein è considerato un genio per aver affermato semplicemente che nella realtà, nella nostra vita, nei nostri gusti, tutto è relativo? No, certamente. La Teoria della Relatività è una formulazione matematica che nelle sue basi è molto semplice, contrariamente a quello che comunemente si è portati a pensare. Essa stabilisce le relazioni che intercorrono tra le grandezze fisiche relativamente alle condizioni nelle quali un certo fenomeno viene osservato.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una battuta che circola negli ambienti scientifici afferma che ogni formula matematica inserita in un libro ne dimezza le vendite. Diciamolo subito: né l’editore Salani né l’autore Guido Corbò ci credono. Nell’ultima sua opera di formule e derivazioni ce ne sono molte; nell’introduzione non solo non lo nega ma lo rivendica: il simbolo più complicato che appare è però quello di radice quadrata. La prima e più ampia parte del libro tratta la relatività ristretta. Corbò sceglie il tipo di approccio che io chiamo “assiomatico” assumendo come veri: la validità del principio di relatività galileiano e la costanza della velocità della luce nel vuoto e ricavando da qui le varie formule: ritengo che la scelta sia vincente per far capire come si è potuti arrivare sin là. La seconda parte del libro, sulla relatività generale, è per forza di cose più discorsiva e meno matematica, pur partendo anche qui da un assunto di base, l’indistinguibilità tra gravità e accelerazione. Qui la parte più importante è a mio parere la spiegazione del perché la relatività ristretta “non funziona”, o più precisamente perché si può avere il paradosso dei gemelli. In un paio di punti nella prima sezione, parlando delle equazioni di Maxwell e del fatto che la Terra non è un sistema inerziale, Corbò si è dimenticato che non tutti sono fisici: fortunatamente queste minuzie non tolgono scorrevolezza al testo e alla successione dei temi. Alla fine della lettura, non garantisco che possiate discettare di relatività con sicumera, ma certamente riuscirete ad accorgervi della sicumera di chi ripete cose senza mai averle capite. Mi pare un ottimo risultato.
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