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Luciano Ferrari Bravo. Ritratto di un cattivo maestro con alcuni cenni sulla sua epoca
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In commercio dal:
1 febbraio 2003
Pagine:
152 p.
EAN:
9788872852903
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alberto pierobon
01 dicembre 2023
Chi è un buon o cattivo maestro? Tra Nietzsche e Platone, tra azione e verità. LFB si è laureato in giurisprudenza a Padova con Opocher, tra Capograssi e Bobbio, applicando il metodo fenomenologico col funzionalismo sociologico americano all’analisi di classe. La sua scuola è il Veneto di Porto Marghera e delle piccole fabbriche nelle sue trasformazioni e lotte. La produzione capitalistica dell’oggetto non può che produrre anche soggetto, che a sua volta produce un oggetto, in una antidialettica e decostruzionismo, rifiutando la regola del 3 (soluzione dialettica, del superamento) perché la lotta privilegia la regola del 2 (antagonismo,opposizione). Metamorfosi delle istituzioni: cambia lo Stato-impresa, l’imperialismo, il globale controllo finanziario-politico-militare (Arrighi?) disvelando i presupposti ontologici della funzione utopica dove la classe operaia scopre la sua potenza. Qui molte persone si intravvedono, non solo movimentisti, situazionisti, ecc. ma anche i realisti politici (non marxisti: Cacciari) e studiosi quali Arendt,Agamben,ecc. Si capisce la rappresentanza di un sistema chiuso che affida la repressione al potere giudiziario.Tangentopoli è corruzione strutturale e corrosiva delle istituzioni mostrando la difficoltà di riformare la società. La natura del lavoro vivo come cooperazione costituente: estensione massima dei diritti di cittadinanza, nella produzione e riproduzione.La categoria della società civile non aiuta per capire il fenomeno dei movimenti, in una sovranità come figura double-face: come il concetto di capitale, anche quello di sovranità è costruito da un rapporto, percorso da una complessità indeterminata e amplissima di singolarità. Ancora: il paradosso del general intellect , il recupero della biopolitica, per nuove categorie del materialismo. Un libro per conoscere quegli anni, quei luoghi, quelle persone, quelle idee, indipendentemente dalla propria visione e dagli schieramenti.
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