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Dettagli

2022
Tascabile
12 maggio 2022
660 p., Brossura
9788804754114

Descrizione

Fanciulla angelica e donna timorata di Dio o amante lussuriosa? Strumento delle brame di potere del padre e del fratello o abile donna di governo e protettrice delle arti? La figura di Lucrezia Borgia, tanto affascinante quanto sfuggente, è il fulcro dell'epopea dei Borgia e un personaggio di primo piano dell'Italia rinascimentale. A lei Maria Bellonci ha dedicato anni di studio sfociati in questo suo libro d'esordio, pubblicato nel 1939 e da subito acclamato e tradotto in tutto il mondo. Un modello di romanzo biografico che unisce l'indagine storica e l'invenzione letteraria, dando vita a personaggi che sembrano respirare ed esprimere le loro passioni non solo con vigore e rigore inconsueti, ma con una fresca energia che li fa contemporanei del lettore. Maria Bellonci ha infatti il dono di cogliere nelle storie del passato la vita stessa al momento del suo farsi, captando le sue cadenze, il suo colore, il suo peso di destino. Nessuno è paziente e astuto come lei nella ricerca d'archivio; e nessuno come lei sa far diventare il documento conoscenza interiore: una capacità che risulta particolarmente evidente anche nell'«intervista impossibile» a Lucrezia Borgia che in questo volume accompagna il testo del romanzo. Proprio adoperando il documento come elemento narrativo, l'autrice inserisce nella nostra realtà vivente la presenza di Lucrezia, luminosa e nello stesso tempo pervasa di malinconie indecifrabili ma anche di un potente magnetismo vitale; una creatura che rimase costantemente, fra le più cupe tragedie del suo ambiente, isolata da esse, in solitudine ma sempre al centro della propria esistenza.

Valutazioni e recensioni

3/5
Recensioni: 4/5
(1)

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Recensioni: 5/5

Mi spiace bollare con una votazione mediocre (tre stelle) questo libro costato indubbiamente all’autrice grandi fatiche, affrontate allo scopo di ricostruire minuziosamente il clima, gli ambienti, i personaggi, le guerre e gli intrighi del tempo dei Borgia. Però si è voluta inserire l’opera nella categoria della narrativa, come fosse un romanzo, e quindi mi permetto di giudicarla per tale. Ebbene, come romanzo Lucrezia Borgia vale assai poco, per il semplice fatto che romanzo non è. E’ chiaramente un saggio, sia pure romanzato e infiorettato con divagazioni sull’indole e sugli stati emotivi dei personaggi e su fatti e fatterelli che non fanno parte della storia con la S maiuscola, ma appartengono alla vita spicciola fino a toccare a volte il pettegolezzo. Ne consiglierei la lettura solo a chi si ponga nell’ottica di leggere per l’appunto un saggio e si prepari a un impegno comunque pesante. Pesante sia per la mole del volume sia per lo stile dell’autrice, che sembra influenzato dalla materia trattata e dai documenti consultati, al punto di avvolgersi a volte in formule arcaiche e di non avere in ogni caso la spigliatezza di un linguaggio moderno.