I primi uomini sulla luna

In questo romanzo dal tono, soprattutto all'inizio, più "fiabesco" del solito (carattere tristemente accentuato dalle illustrazioni di questa edizione), Wells riutilizza idee e materiali dei lavori precedenti. Sotto questa superficie, però, elabora come mai prima il tema -- allora non certo di dominio comune -- della imprevedibilità scientifica dei sistemi complessi (caos/caso), fino alla decostruzione dell'individuo stesso. L'ultima parola che giunge dalla luna è "inutile", e per di più troncata a metà. Riemerge con forza il tema, sempre presente in Wells, della Figura dell'Uomo come luogo della sua dignità e del suo destino (i seleniti sono descritti alternativamente come "umani" e "disumani"), ma in questo romanzo si tocca l'estremo, con il Gran Lunare che diventa una grottesca caricatura di Dio.