Atti impuri. Vol. 4: Luogo di scritture.

Attraverso i suoi volumi periodici la collezione di "Atti Impuri" offre una selezione di opere inedite firmate da autori celebri cui si affiancano esordienti e nuovi talenti tutti da scoprire, italiani e non solo. Nel nuovo fascicolo si è dato ampio spazio a talenti giovani, ma già salutati dalla critica come firme promettenti della narrativa contemporanea, tra i quali Andrea Tarabbia (Mondadori), Giordano Meacci (Minimum Fax, Rizzoli) e Teo Lorini(Il primo amore), affiancati da voci note al pubblico italiano come l'attore e regista Antonio Rezza e Flavia Mastrella, il Premio Strega 2009 Tiziano Scarpa e l'ex cannibale Aldo Nove (Einaudi). La sezione dedicata alla narrativa straniera presenta ai lettori italiani l'eclettico autore francese Julien Thèves, tradotto da Fabrizio Bajec, il russo-siberiano Vadim Mesjac, e poi una panoramica letteraria ad ampio raggio della letteratura iberica grazie a due prose inedite dello spagnolo Vicente Molina Foix (1946), scrittore e regista molto noto in patria la cui ultima opera, El abrecartas, ha vinto il prestigioso Premio Nacional de Narrativa, e a due sorprendenti racconti del poeta e saggista portoghese Nuno Júdice (1949). È dedicata a due spagnoli anche la consueta sezione riservata ai recuperi di autori del passato: Amaranta Sbardella c'introduce al poeta e narratore catalano Salvador Espriu (1913-1985) e a una sua prosa degli anni Trenta; Rafael Lasso de de la Vega (1890-1959), sedicente Marchese di Villanova, visse a lungo in Italia, corrispondente di Cristina Campo, tradotto da Carlo Bo e Oreste Macrì, omaggiato da memorabili ritratti di Bilenchi e Montale. Un'antologia poetica del "Marchese" è stata presentata e tradotta per "Atti impuri" da Gian Luca Picconi. Inoltre, a impreziosire il volume, tradotto in italiano per la prima volta in assoluto, un lungo poemetto di John Giorno (1936), uno dei più importanti poeti performer della seconda metà del XX secolo, figura chiave della poesia Beat e della Pop Art.