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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2014
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Tutti noi lasciamo una "macchia" al nostro passaggio: errori, escrementi, sporcizia. Lo dice Philip Roth, che in questo libro scrive il suo manifesto più crudele e più amaro. Una lectio magistralis del Professore Coleman Silk sul pensiero "politicamente scorretto" seguita da 92 minuti di applausi.
«Il miglior romanzo di Philip Roth» – Nadine Gordimer
Il professor Coleman Silk da cinquant'anni nasconde un segreto, e lo fa così bene che nessuno se n'è mai accorto, nemmeno sua moglie o i suoi figli. Un giorno però basta una frase (anzi una sola parola detta per sbaglio, senza riflettere) e su di lui si scatenano le streghe del perbenismo, gli spiriti maligni della "political correctness". Allora tutto il suo mondo, la sua brillante vita accademica, la sua bella famiglia, di colpo crollano; e ogni cosa che Coleman fa suscita condanna, ogni suo gesto e ogni sua scelta scandalizzano i falsi moralisti. Non c'è scampo perché "noi lasciamo una macchia, lasciamo la nostra impronta. Impurità, crudeltà, abuso, errore, escremento, seme: non c'è altro mezzo per essere qui".
libro molto interessante
Per un attimo sembrava la pubblicità ad un noto farmaco prodigioso ma nello sviluppo direi che si è molto alzato il livello della narrazione. A tratti un poco lento ma nel complesso da leggere.
Coleman Silk, insegnante e preside in un college ha un segreto che si insinua per tutta la narrazione ma che verrà svelato solo alla fine. Un giorno per una frase male interpretata pronunciata in classe sarà accusato di razzismo. Da allora in poi la sua vita cambierà radicalmente, i colleghi gli volteranno le spalle, la morte della moglie, secondo lui causata dal forte stress, per cui deciderà di dimettersi. È allora che si reca dal vicino, nonché scrittore, per chiedergli di scrivere un libro-denuncia su quanto gli era accaduto. Romanzo piuttosto crudo e critico verso la società perbenista americana pronta a cambiare opinione per un banale malinteso sul significato di una parola. Ottimo stile di scrittura che attraverso flashback e flussi di coscienza riesce a tenere sempre un bel ritmo. Personaggi ben caratterizzati e delineati.
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