L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Bel film che intreccia in modo leggero la storia di Palermo degli anni ’70-’90 alla vita di Arturo, il bambino protagonista. Arturo, innamorato di una bambina coetanea e inizialmente cieco a tutte le vicende politiche del tempo, pian piano cresce, decide di voler fare il giornalista ed in tal modo inizia a vedere oltre non solo alle scuse e le falsità di alcuni politici del tempo ma anche alle menzogne a cui alcune persone preferiscono credere piuttosto che affrontare la realtà. E’ sicuramente un film particolare, poiché le stragi di mafia, gli atteggiamenti dei politici e la sofferenza della città di Palermo vengono rappresentati con una sorta di leggerezza non comune ai film sul tema. Credo però che vi sia un ottimo equilibrio tra questa leggerezza e la serietà che l’argomento comporta tale da renderlo adatto anche a bambini, come introduzione ad una conoscenza e consapevolezza di una parte difficile del nostro passato e presente, affinché il futuro sia migliore. Nonostante questa leggerezza, infatti, ho trovato commovente i minuti finali in cui il protagonista, ormai cresciuto, omaggia gli eroi uccisi dalla mafia in una testimonianza ed insegnamento per una nuova generazione.
Non mi è piaciuto, retorico e scontato, insomma la solita minestra.
Opera d’esor Del regista - iena Pif, giustamente pluripremiata
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il film trova la sua rilevanza in quello che racconta e la sua forza in come lo racconta e come rappresenta la mafia senza indulgenze celebrative
Trama
Arturo ha pochi anni e un segreto romantico che condivide con Rocco Chinnici, giudice e vicino di Flora, la bambina che gli ha incendiato il cuore. Nato a Palermo, Arturo è stato concepito il giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero Michele Cavataio vestiti da militari della Guardia di Finanza. Da quel momento e da che si ricordi la sua vita, spesa a Palermo, è stata allacciata alla Mafia e segnata dai suoi efferati delitti. Cresciuto in una famiglia passiva, in una città 'muta' e tra cittadini incuranti dei crimini che abbattono i suoi eroi in guerra contro la Mafia, Arturo prova da solo a produrre un profilo e un senso a quegli uomini contro e gentili che gli offrono un iris alla ricotta (il commissario Boris Giuliano) o gli concedono un'intervista (il Generale Dalla Chiesa). L'unico che proprio non riesce a incontrare, ma di cui ritaglia e colleziona foto dai giornali, è il premier Giulio Andreotti, che da una trasmissione televisiva gli impartisce un'ideale lezione sentimentale da applicare al cuore della piccola Flora. Gli anni passano, la Mafia cresce in arroganza e crudeltà e i paladini della giustizia vengono falciati, sparati, esplosi. Soltanto Arturo rimane uguale a se stesso, ossequiante e 'svenduto' in una televisione locale e nella campagna elettorale di Salvo Lima. Ma la morte di Giovanni Falcone e quella di Paolo Borsellino lo risveglieranno da un sonno atavico e dentro una città finalmente cosciente.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore